Truffe agli anziani soli. Falso avvocato a processo

Quarantenne citato a giudizio dopo l’arresto della Polizia. Sottrasse 3000 euro a una 88enne inventandole che la figlia aveva causato un grave incidente.

Truffe agli anziani soli. Falso avvocato a processo

Truffe agli anziani soli. Falso avvocato a processo

La Polizia l’aveva arrestato nell’agosto scorso a Lucca, con l’accusa di aver truffato alcuni anziani spacciandosi per avvocato. Adesso Pasquale Acanfora, 40enne della provincia di Napoli, è stato citato direttamente a giudizio per truffa aggravata e furto con destrezza ai danni di anziani, fra i quali una donna lucchese di 88 anni.

L’indagine del pm Lucia Rugani era scattata in estate e aveva portato all’ordinanza cautelare firmata dal gip Alessandro Dal Torrione, eseguita dalla Squadra mobile della Questura: il cinquantenne era finito agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico.

I fatti risalgono all’inizio dell’estate scorsa, quando un uomo, spacciandosi per avvocato, aveva telefonato all’anziana lucchese raccontandole che la figlia aveva avuto un incidente in auto, nel quale era rimasta coinvolta e gravemente ferita una terza persona.

"Signora, la situazione è grave – le aveva detto – e per evitare gravi conseguenze giudiziarie a sua figlia deve pagare subito una cauzione di 5mila euro...". Dopo pochi minuti un uomo, fingendosi un appartenente alle forze dell’ordine, si era presentato alla porta dell’abitazione della povera anziana. La donna, sola in casa e in preda al panico, gli aveva consegnato circa 300 euro in contanti, i suoi pochi risparmi, e alcuni monili in oro.

La Squadra Mobile di Lucca aveva poi sviluppato un’attività investigativa acquisendo le immagini delle telecamere della zona e dati telefonici. Ciò aveva consentito di raccogliere gravi indizi nei confronti del truffatore napoletano che era stato arrestato.

L’anziana lucchese non sarebbe però l’unica vittima. Le indagini hanno consentito di ricondurre all’arrestato altre truffe compiute ad anziani residenti in altre province toscane, in un caso facendosi consegnare circa 3.000 euro, oltre a diversi gioielli. Nel caso lucchese, l’anziana donna, mentre consegnava la busta contenente soldi e monili d’oro, era stata derubata anche dell’orologio che aveva al polso: il cinquantenne glielo aveva sfilato con destrezza.

Intanto nelle ultime settimane a Lucca sono state messe a segno almeno altre due truffe analoghe. Il copione è sempre lo stesso: la telefonata del falso maresciallo o poliziotto che si inventa l’incidente causato da un familiare. Poi suona alla porta di casa della sua vittima per incassare la somma che dovrebbe “aggiustare tutto“.

Paolo Pacini