Traffico e cantiere: i nodi di San Concordio

Dopo la chiusura della pasticceria “La Soave“ siamo andati a sentire qual è la situazione degli altri negozi che si affacciano sul viale

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Lavori che sembrano non finire mai e un cantiere che, ormai da maggio, sta mettendo a dura prova le attività commerciali di viale San Concordio. La chiusura della storica pasticceria “Soave” è l’esempio di quanto questo cantiere stia mettendo in difficoltà le attività commerciali di questa zona che, oltre a subire le conseguenze di questi interminabili lavori, sono reduci anche da un lungo e difficile periodo di crisi dovuto alla pandemia.

"Da quando c’è questo cantiere i nostri clienti sono molto diminuiti. Oltre alla mancanza di parcheggio, il problema maggiore è il fatto che non esiste più una pista ciclabile, e le persone in questa zona si muovono o a piedi o in bicicletta" dice Stefania Cutri, dell’Edicola Cartoleria. "Questi lavori sono stati la ciliegina sulla torta dopo il Covid. In queste condizioni, nessuno viene a San Concordio a meno che non sia obbligato. La burocrazia sta rallentando tutto, ma si dovrebbe tener conto del fatto che dietro queste decisioni amministrative ci sono delle attività, e quindi delle famiglie e delle persone reali. Noi non ne possiamo più" aggiunge Gennaro Amone della pasticceria “Planet”.

Non solo pochi parcheggi e una pista ciclabile impraticabile, un altro grande problema è il traffico causato dal semaforo lungo il viale che ostacola la viabilità della zona. "Il traffico di questa zona è esagerato, la mattina alle otto il viale è impercorribile e le persone tendono ad evitare questa strada" aggiunge Amone. Viale San Concordio è un’arteria commerciale importante per il nostro territorio, una strada in cui ci sono tutti i servizi necessari ma a cui manca l’elemento fondamentale: un modo comodo per arrivarci e per poter godere di queste attività.

"Da quando ci sono i lavori abbiamo perso anche gli studenti della scuola e tutti quei clienti abituali che si fermavano in bicicletta per poter acquistare qualche nostro prodotto – dice Maria Tommasi del “Piccolo Forno” – Siamo già penalizzati dalle restrizioni del Covid e questi lavori stanno durando troppo, dovrebbero almeno finire quelli della parte finale della strada in modo da migliorare un po’ la viabilità".

"Le vetrine non sono più visibili e questo, ovviamente, comporta una perdita di clienti. Speriamo che per il periodo di Natale i lavori possano essere conclusi perché le persone stanno perdendo l’abitudine a servirsi a San Concordio" commenta Matteo Pieri di “Shop Apart”.

Queste attività godevano di molti clienti abituali, spesso anziani che sono stati costretti a non servirsi più nei loro negozi di fiducia perché difficili da raggiungere. Inoltre, la strada non è sicura visto che i pedoni e i ciclisti sono costretti a spostarsi quasi in mezzo alla via.

"I nostri clienti sono per lo più anziani che vengono in bicicletta. Siamo in difficoltà: bisogna velocizzare questi lavori. – conclude Riccardo Vita dell’alimentari – A tutti noi dispiace per la chiusura della “Soave”, i loro cornetti al burro rimarranno per sempre nel mio cuore".

Giulia Alberigi