TERESA SCARCELLA
Cronaca

Toscana Pride 2024, l’ipotesi del corteo in centro a Lucca

In attesa dell’annuncio degli organizzatori previsto per domani, l’idea della tappa lucchese si fa più forte. Il passo successivo sarà concordare la data in base agli eventi cittadini. Occhio ai concerti del Summer.

Toscana Pride, ipotesi in centro. Il corteo potrebbe farsi a giugno

Toscana Pride, ipotesi in centro. Il corteo potrebbe farsi a giugno

Lucca, 5 maggio 2024 – Migliaia di persone, un lungo e colorato corteo, musica, sfilate. No, non è il Carnevale di Viareggio, ma il Toscana Pride. Dopo il primo, anche il secondo potrebbe arrivare a Lucca, magari proprio sulle Mura. Ieri, su queste colonne, si è scritto delle indiscrezioni nate sui social che però potrebbero rivelarsi più reali delle chiacchiere da bar. Dopotutto i motivi per portare qui l’annuale appuntamento della comunità Lgbtqia+ (e di chiunque abbia a cuore diritti e inclusione) ci sono tutti. In primis la natura itinerante dell’evento che ogni anno coinvolge una città diversa: l’anno scorso Firenze, prima ancora Livorno e poi, andando a ritroso e saltando i due anni della pandemia, Pisa e Siena.

Poi la natura simbolica e “provocatoria“: farlo sotto il naso della destra, schieramento politico che non ha questi temi in cima alla propria agenda; in una città dal piglio aristocratico, fortemente cattolica. A maggior ragione se è una città che deve fare i conti con un passato (neanche troppo lontano) politico e sociale caratterizzato da una forte e determinante presenza dell’estrema destra.

Era solo il 2003 quando venne organizzata per le vie del centro una manifestazione in perfetto stile gay pride, come risposta agli atti vandalici di cui era stata vittima la storica libreria Baroni, presa di mira per aver ospitato eventi culturali dedicati alle questioni Lgbt. Allora, come oggi, c’era un’amministrazione di destra e il sindaco era Pietro Fazzi. La sua presenza al corteo venne contestata da un gruppo di manifestanti, ma apprezzata dagli organizzatori, soddisfatti anche della risposta della città: parteciparono in circa duemila.

Questa volta se ne prevedono molti di più. L’anno scorso a Firenze erano in 40mila al Toscana Pride, l’anno prima a Livorno oltre 30mila. C’è tempo, però, per parlare di numeri. Domani arriverà l’ufficialità e se dovesse essere veramente Lucca la tappa, a quel punto gli organizzatori dovranno concordare una data in base agli eventi cittadini, per evitare accavallamenti. Solitamente il periodo preferito è tra giugno e luglio. Ma immaginando che saranno gli appuntamenti del Summer Festival a dettare legge e che luglio è già pieno di date, ci sbilanciamo nel dire che è giugno il mese più papabile, se si vuole rispettare la stagionalità.