REDAZIONE LUCCA

Tocca la nipote quindicenne. Condannato per violenza sessuale. Un anno e 6 mesi a un 58enne

I fatti sono avvenuto a Lucca e risalgono al settembre del 2019, durante un viaggio in macchina tra la ragazza e lo zio. La denuncia è stata fatta dalla neuro psichiatra infantile a cui si è rivolta la giovane.

Tocca la nipote quindicenne. Condannato per violenza sessuale. Un anno e 6 mesi a un 58enne

Una bruttissima storia, proprio all’interno della famiglia, dove solitamente ci si sente più sicuri e protetti. Sempre più spesso si parla di gesti di violenza sessuale, e purtroppo l’età delle vittime continua a diminuire a vista d’occhio.

Un uomo di 58 anni è stato condannato a un anno e 6 mesi dal tribunale di Lucca per violenza sessuale nella sua forma più lieve, con pena sospesa subordinata a un percorso di riabilitazione. I fatti risalgono al settembre del 2019 e sono accaduti a Lucca, quando l’uomo, zio della vittima allora 15enne, si è reso protagonista di alcuni gesti che hanno letteralmente traumatizzato la ragazzina.

Tra l’uomo e la nipote, come si apprende, c’era uno strettissimo legame. Anche per questo motivo i due si trovavano insieme in auto, quando quello che sembrava un gioco innocente o una carezza si è trasformato in qualcosa di molto più serio e grave.

L’uomo, dopo aver allungato la mano verso la ragazzina, ha iniziato a muoversi, inizialmente toccandole le guance, poi insinuandosi sempre di più tra i vestiti della nipote.

La giovane ha subito gravissime ripercussioni da tutto questo, tanto da avere vari problemi personali. La ragazza, già prima del fatto frequentava un “counselor“, un professionista che cerca di aiutare chi si trova in uno stato di difficoltà, per ritrovare sé stesso. È dunque una sorta di guida per chi, in una fase difficile, ha necessità di migliorare il rapporto con sé stesso e con l’ambiente circostante, situazione in cui si trovava la giovane, visto che soffriva di ansia e altri disagi personali. Dopo il gesto dello zio, però, i problemi sono aumentati ancora di più, raggiungendo un punto di non ritorno, e la ragazza ha deciso di raccontare tutto ai genitori.

Da lì è iniziato un percorso con una neuropsichiatra infantile, che una volta capita la situazione ha proceduto sporgendo denuncia verso il parente. Oltre alle vie legali, anche nell’aspetto familiare non sono mancati i problemi, con i rapporti che si sono logorati. La ragazza ha confermato i fatti durante l’incidente probatorio, favorendo le indagini. A distanza di 5 anni l’uomo è stato condannato, anche se la pena è ancora sospesa, subordinata ad un percorso di riqualificazione sociale.

Iacopo Nathan