Telefoni, centinaia di contratti falsificati: indagato negoziante

È titolare di una rivendita di Altopascio. Indagine nata dal fermo di due baby ladri in appartamenti

Indagini della squadra mobile della polizia

Indagini della squadra mobile della polizia

Lucca 14 Il 30 dicembre 2019 due minorenni, di 14 ed 11 anni, entrambi nati a Lucca e senza fissa dimora, furono fermati da una Volante e trovati con cacciaviti, chiavi inglesi e lastre, tutti strumenti utili ai furti in appartamento. Data la minore età i due ragazzi furono affidati ad una comunità ed in seguito agli esercenti la patria potestà. Dopo il controllo gli investigatori della Squadra Mobile avviarono le indagini sui cellulari trovati ai due minorenni. Quasi tutte le poche utenze contattate erano intestate a stranieri e tutte erano state attivate presso un dealer di Altopascio. La circostanza ha insospettito i poliziotti della squadra mobile che hanno richiesto alla rocura della Repubblica un decreto di perquisizione del negozio. In seguito ai primi accertamenti è apparso evidente che le firme sui contratti per l’attivazione delle schede fossero false. Non sono infrequenti i casi che vedono rivenditori attivare schede con generalità false in quanto sottratte a titolari rimasti all'oscuro. In tal modo possono soddisfare le richieste di chi utilizza i telefoni per scopi illeciti senza correre il rischio di essere identificati. Il titolare del negozio di telefonia di Altopascio, un casertano con precedenti per spaccio, si è visto costretto a consegnare agli investigatori centinaia di schede telefoniche intestate fittiziamente, ed altre ne sono state trovate dai poliziotti nella perquisizione domiciliare. L’indagato ha riferito, informalmente, di aver attivato le schede a nome di suoi clienti ma a loro insaputa, apponendo di proprio pugno la firma in calce ad ogni contratto al fine di ricevere un bonus dalla compagnia telefonica. La squadra mobile ha accertato la falsità di tutte le firme riscontrate nei contratti acquisiti durante la perquisizione. Da lì, una serie di denunce da parte dei titolari dei dati indebitamente utilizzati. L’uomo è indagato per sostituzione di persona