REDAZIONE LUCCA

Teatro del Giglio Puccini ”Un titolo di autoreferenzialità“

Lucca: la riconciliazione con Puccini. Riflessioni sull'importanza culturale ed economica del Maestro per la città e le scelte controversie nel centenario.

Così la matita graffiante di Alessandro Sesti vede l’intitolazione del teatro del Giglio a Giacomo Puccini

Così la matita graffiante di Alessandro Sesti vede l’intitolazione del teatro del Giglio a Giacomo Puccini

A Roma c’è una via che con grande solennità evoca la Conciliazione. A Lucca con molta meno solennità, ma con molta presunzione si evoca invece la Ri- conciliazione. Con chi? Niente meno che con Giacomo Puccini, il quale gli è capitato di nascere a Lucca, dalla quale si è poi allontanato, ma più dai lucchesi che dalla città.

La vita “brillante” del Maestro non era troppo gradita dal lucchese mediamente baciapile per cui fu messo, senza tanta lungimiranza, all’indice. Ecco allora che la sonnolenta Lucca, appena dopo 100 anni, capisce che è meglio chiudere un occhio davanti a quello che è per il mondo intero un patrimonio culturale enorme con ritorni economici altrettanto cospicui. Alcuni lucchesi, addetti ai lavori, ritengono quindi opportuno e conveniente “riconciliarsi” con il “Sor Giacomo” diventato improvvisamente l’illustre vicino della porta accanto e poi, da buoni cristiani, il perdono non lo si nega a nessuno, specie quando il gesto ti porta la TV. Quindi, se l’aver aggiunto il nome di Puccini al Teatro del Giglio ha voluto significare questo, direi che il gesto è storicamente azzardato (lui avrebbe gradito?) e lascia ben trasparire come gran parte degli eventi di questo sgangherato e costosissimo centenario, abbiano una larga prevalenza di autoreferenzialità.

Sono certo che la ridondanza del titolo rimarrà sulla carta intestata e le locandine del Teatro, lasciando a tutti la naturalezza di chiamarlo “il Giglio di Lucca”, All’autoproclamatosi “tempio della cultura lucchese” auguro invece che possa ritrovare presto almeno un proprio equilibrio gestionale interno. Aggiungo un invito/speranza che la omonima piazza antistante, sempre in chiave di equilibrio in questo caso intellettuale, venga dedicata alla Musica e ai Musicisti Lucchesi, tutti.

Alessandro Sesti