
Suore derubate alla cena benefica Sparite oltre 3mila euro di offerte
Le suore organizzano una cena di beneficenza per per aiutare il prossimo e vengono derubate di circa 3500 euro. Definirlo increscioso, questo episodio, è un eufemismo. Venerdì sera era in programma una raccolta fondi alla Casa Famiglia Santa Gemma, a Segromigno in Piano. La serata, che ha visto circa 200 partecipanti tra amici e benefattori, è stata dedicata a suor Serafina, pilastro dell’opera e scomparsa prematuramente nel 2018 dopo una lunga malattia. I proventi sarebbero dovuti servire a iniziare la ristrutturazione della Casa Nativa della Santa lucchese a Camigliano; una struttura particolarmente cara alle sorelle che ha ospitato la nascita di Santa Gemma Galgani e, diversi anni dopo, la morte della Fondatrice Madre Gemma Eufemia Giannini. Dopo la serata l’amarezza finale: infatti al termine della serata si sono accorte che la cassetta che conteneva le offerte dei partecipanti era stata sottratta dalla stanza adibita a studio. La porta era chiusa, ma forse non a chiave poiché è stata ritrovata aperta ma non forzata. In un contesto del genere, in un clima di amicizia, era stato lasciato libero l’accesso, anche per mostrare i vari locali a chi fosse interessato. Purtroppo il denaro è sparito. Ieri mattina è stata immediatamente presentata denuncia ai carabinieri.
La Superiora Generale, suor Elisabetta Giussani e la responsabile della Casa Famiglia che accoglie bambini da zero a tre anni, suor Marina Ghilardi si sono dette ovviamente attonite e dispiaciute per l’accaduto: "Erano settimane che i nostri volontari si impegnavano duramente per la buona riuscita della serata, lavorando duramente. Molti amici e affezionati sono arrivati anche da fuori provincia, ci sentiamo sgomente al pensiero che qualcuno sia entrato in casa e abbia portato via i proventi che sarebbero serviti ad iniziare la ristrutturazione della Casa Nativa di Santa Gemma".
"Abbiamo denunciato l’accaduto ma sappiamo che sono davvero nulle le speranze di ritrovare la somma rubata". Le indagini sono partite ma purtroppo in zona non vi sono telecamere di sorveglianza, anche per questioni legate alla privacy. Coloro che volessero sostenere la Congregazione nell’opera di ristrutturazione per la quale era stata organizzata la cena, possono interpellarle.
Massimo Stefanini