Studenti a lezione di antimafia. Al “Pertini“ si parla di legalità

Successo per l’incontro con le istituzioni promosso in collaborazione con “Libera“

Studenti a lezione di antimafia. Al “Pertini“ si parla di legalità

Studenti a lezione di antimafia. Al “Pertini“ si parla di legalità

Studenti del “Pertini“ a lezione di antimafia. Nell’ambito delle iniziative per la “XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, l’ISI Pertini ieri ha ricordato tutti gli uomini e le donne che hanno perso la vita per mano criminale, in nome di una società più giusta e di un futuro libero da corruzione e disonestà, con un incontro di formazione ed orientamento rivolto agli studenti, organizzato in collaborazione con il Presidio di Libera Lucca.

“L’Istituto Pertini – ha spiegato la Dirigente Daniela Venturi – intende essere un presidio di legalità a difesa dei principi della democrazia e della nostra Costituzione, promuovendo l’approfondimento di tematiche inerenti le moderne organizzazioni criminali nell’ambito delle attività di Educazione Civica e dimostrando al tempo stesso la vicinanza a tutti i familiari delle vittime”.

Hanno aderito all’iniziativa il prefetto Giuseppa Scaduto, l’assessore all’istruzione Simona Testaferrata, il questore Edoardo Giobbi, il Comandante provinciale dei carabinieri colonnello Arturo Sessa, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Marco Querqui, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Ilaria Baroni.

E’ intervenuto il Procuratore capo Domenico Manzione, che, a partire dal concetto di legalità nella nostra Costituzione, ha inquadrato il fenomeno mafioso e spiegato i ruoli delle istituzioni. "E’ importante mantenere uno spirito critico e una curiosità verso il mondo che ci circonda – ha detto il dottor Manzione rivolto agli studenti –. Il fenomeno mafioso si nutre anche del disinteresse e del silenzio da parte dei cittadini...".

Molto toccante e significativa la testimonianza di Teresa Fiume, sorella di Angela e zia di Nadia (9 anni) e Caterina (50 giorni), che persero la vita nella strage di via dei Georgofili a Firenze il 27 maggio 1993. Ha sottolineato che spesso si pensa che la mafia sia un fenomeno circoscritto solo alla Sicilia o al Sud, percependola come qualcosa di lontano, mentre è invece presente anche in Toscana e può riguardare tutti noi.

Infine, è toccato agli studenti del “Pertini“ intervenire nel dibattito con i relatori. Interessante anche la presentazione dei lavori svolti sul tema delle mafie durante le ore di educazione civica: il manifesto della giornata, letture, video, canzoni, interventi sulla web radio e aggiornamenti del sito della legalità della scuola.