Stragi naziste, nove cause per ottenere risarcimenti

Depositate le istanze dei legali: oltre 100 vittime rappresentate sono di S.Anna. Le udienze sono fissate a giugno e luglio e la conclusione sarà nel 2025

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Nove cause riguardanti quasi 130 vittime delle stragi nazifasciste in provincia. Gli avvocati Gabriele Dalle Luche e Filippo Antonini, insieme allo studio legale del professor Andrea Di Porto, ordinario di diritto civile alla Sapienza di Roma, hanno notificato ed iscritto a ruolo le nove cause civili contro lo Stato Tedesco e l’Avvocatura dello Stato italiano, al fine di richiedere il risarcimento dei danni provocati alle vittime dei crimini e attingere al Fondo speciale istituito dal Governo per un ristoro dei discendenti di coloro che hanno perso la vita in stragi, eccidi, esecuzioni sommarie, rappresaglie, deportazioni, internamenti nei lager nazisti di militari italiani e lavoro coatto nelle fabbriche tedesche. Più di cento persone riguardano solo la strage di Sant’Anna del 12 agosto 1944, la parte restante è inerente ai rastrellamenti nellezone di Bagni di Lucca-Montefegatesi, Valpromaro (Camaiore), Nozzano (Lucca), La Sassaia (Massarosa) e Compignano-Massaciuccoli. I legali seguono anche le cause relative a Cavriglia-Meleto (Arezzo); Carnaio- Tavolicci (Bagno di Romagna); Castiglione sul Lago (Perugia).

"Le azioni legali intraprese – evidenziano gli avvocati Antonini e Dalle Luche – oltre ad avere lo scopo di ottenere un congruo risarcimento, seppur parziale, rispetto alle immani sofferenze che questi crimini hanno causato nella nostra terra e nella vita di ciascuno, hanno anche lo scopo di ribadire -nuovamente- che queste stragi non furono il frutto della pazzia o della cattiveria umana, ma una strategia politico-militare, ben precisa e sistematica, di fare “terra bruciata” tra i civili; perpetrata non solo dall’esercito tedesco ma anche da italiani conniventi, quali spie, delatori, repubblichini e fascisti, anche, purtroppo, molti delle nostre zone. Infatti dal maggio all’ottobre del 1944, nella Provincia di Lucca e di Massa-Carrara, si combattè una guerra totale, di sterminio, nei confronti dei civili, da parte di reparti speciali delle SS, già tristemente noti sul confine orientale, dove avevano sperimentato le loro atrocità e nefandezze. Il dato centrale, messo in luce ed emerso negli atti depositati all Tribunale di Firenze – proseguono i due legali – è che queste rappresaglie ed eccidi, quale una vera e propria “marcia della morte”, non furono eseguite su ordini dei comandanti di singole formazioni ed unità tedesche, ma erano esempi di una campagna ben più ampia, organizzata e diretta dal quartier Generale del feldmaresciallo Kesselring". A scendere in campo per rivendicare il diritto ai risarcimenti anche Comune, Provincia e Regione in quella che sarà una battaglia in tribunale per pochi risicati denari. Le udienze inizieranno a giugno e luglio e la conclusione dell’iter sarà quella di un notmale processo civile: circa due anni.

Francesca Navari