di Daniele Masseglia
Qualcuno ha detto che senza l’emergenza Covid i residenti di via Tonfano avrebbero festeggiato in mezzo alla strada con tartine e spumante. Anche se in ritardo di due mesi rispetto alle previsioni iniziali, l’installazione dei pannelli fonoassorbenti sul ponte autostradale ha infatti preso il via ponendo fine a 20 anni di richieste e petizioni (fino a 150 firme). L’intervento disposto dalla Salt ed eseguito dalle ditte Soteco, Mga e Fenicempresa costerà oltre 1,1 milioni di euro e metterà al riparo dai rumori il tratto di 514 metri a monte del viadotto, con la previsione, un giorno, di ulteriori “barriere di mitigazione acustica“ anche sul lato mare.
L’inquinamento acustico dovuto al transito continuo di auto e camion è stato per molto tempo l’incubo principale dei numerosi residenti della zona. Un disagio insopportabile soprattutto nelle ore notturne, tant’è che nel 2003 e nel 2005 su richiesta degli abitanti l’Arpat fece dei rilievi fonometrici constatando lo sforamento dei decibel consentiti. Le ultime due amministrazioni comunali (Giovannetti e prima ancora Mallegni) a loro volta avevano sollecitato l’intervento del ministero delle infrastrutture. "I pannelli fonoassorbenti – dice il sindaco Alberto Giovannetti – hanno il compito di contenere e prevenire l’inquinamento acustico. I disagi stanno per finire e la qualità della vita dei residenti della zona è destinata a migliorare. In questi anni abbiamo sollecitato costantemente l’accelerazione di questi interventi che chiamano in causa soggetti terzi e hanno tempi di realizzazione non sempre rapidi".