Sos dal Circolo del Cinema: “Rischio chiusura“

Il presidente Guastini: “Disaffezione alle sale dopo la pandemia e con le piattaforme: invitiamo la città a sostenerci con il film del 26“

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L’appello è diventato virale in un attimo: “Salviamo il Circolo del Cinema“. L’SOS arriva chiaro e forte dai vertici della storica istituzione lucchese, nata nel 1948, 75 anni fa, con il professor Barsotti, poi, nel ’77-’78, il passaggio di consegne a Marcello Bertocchini, Luigi Massagli e Giuseppe Guastini, attuale presidente.

“Purtroppo questo difficile momento è toccato a me – dice Giuseppe Guastini (nella foto) – , con tutto che rema contro: dai costi che aumentano, alla scia della pandemia che ha lasciato tutti più refrattari rispetto all’uscire di casa, alle piattaforme online che imperversano. Nonostante gli aiuti, tra cui la Fondazione Cassa, siamo in forte difficoltà. Ad oggi non possiamo dire se tra un anno il Circolo del Cinema ci sarà ancora“. Un appello drammatico, e un rush finale che punta alla sopravvivenza di uno tra i primi Circoli cinematografici più vecchi d’Italia, secondo solo al Circolo di Verona. Le manovre “paracadute“ sono già state tentate: “Abbiamo diminuito le proiezioni, purtroppo ci ha aiutato fino a un certo punto: sono ben lontani i tempi in cui superavamo i mille soci, oggi non ne abbiamo più di 3-400“. Le concause sono diverse.

“Dopo la pandemia si è innescato uno strano meccanismo per cui la gente fa più difficoltà a uscire di casa, e ne soffre non solo il nostro circolo ma tutto il cinema in generale – osserva Guastini –. E poi ci sono le piattaforme, anche se non possono regalare la magia di assistere a uno spettacolo tutti insieme, sul maxi schermo e con un audio che fa la differenza“.

Due circoli del cinema per una città come Lucca non rischiano di essere troppo? “In effetti è una riflessione che abbiamo fatto, se unire le forze con Cineforum Ezechiele. Purtroppo ci sono anche dei problemi burocratici – spiega il presidente del Circolo del Cinema – e questo, in generale, è uno dei macigni che abbiamo al collo. Per ricevere contributi e per aderire a bandi dobbiamo presentare un bilancio così come le grandi industrie, quindi tenere una contabilità. Ma non possiamo certo permetterci, noi che da sempre facciamo questo come volontariato puro, la spesa per un commercialista. E’ tutto difficile, per fortuna a Lucca c’è un gestore sensibile come Gialdini“.

Il cuore della città batte forte e può fare la differenza, l’occasione è a portata di mano. “La chiamata è per tutti – così il presidente –. Chi ci vuole dare una mano a scongiurare una chiusura imminente lo invitiamo a partecipare alla proiezione del film “Tori e Lokita” dei fratelli Dardenne, giovedì 26 gennaio, ma anche alle proiezioni dei giovedì seguenti, sottoscrivendo una qualsiasi tessera annuale, da quella di 10 euro, a quella di 25 come abbonamento al ciclo, quest’ultima sarebbe la formula che ci aiuta di più. Si potrà, volendo, sottoscrivere anche una tessera da socio sostenitore da 100 euro. Saranno, quelle sere, un momento di sostegno al Circolo del Cinema e al Cinema in generale“. Nell’abbonamento ai “giovedì“ del Circolo del cinema il film “Bardo“ di Alejandro González Iñárritu (2 febbraio) e anche, il 2 marzo, “ Il mio amico Massimo“ di Alessandro Bencivenga. Nella speranza che l’ultimo film su Troisi sia il primo di una nuova stagione.

Laura Sartini