REDAZIONE LUCCA

Situazione produttiva Kme. Sindacati preoccupati: "Ancora fermo un forno"

Le sigle hanno incontrato la direzione aziendale per parlare della situazione dello stabilimento di Fornaci di Barga. "Alcuni lavori verranno fatti all’estero".

Lo stabilimento Kme di Fornaci di Barga (Foto Borghesi)

Lo stabilimento Kme di Fornaci di Barga (Foto Borghesi)

Non si è attenuata la preoccupazione dei sindacati circa le difficoltà produttive del gruppo KME ed in particolare per quelle inerenti lo stabilimento di Fornaci di Barga, dopo lo stop forzato per sequestro del forno flottante Uno a seguito dell’infortunio in cui a maggio ha perso la vita il barghigiano Nicola Corti. Se ne è parlato ieri nel corso dell’incontro tra la direzione aziendale KME e il coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm del gruppo KME, per discutere sulla situazione produttiva attuale, del premio di risultato e delle prospettive degli stabilimenti in Italia. A tenere banco in particolare, proprio la complicata situazione venutasi a creare dopo l’incidente mortale: "Per quanto riguarda il forno flottante uno di Fornaci - scrivono i coordinatori nazionali Fim Fiom Uilm Michele Folloni, Massimo Braccini, Giacomo Saisi - è ancora fermo; è stata fatta la prima perizia tecnica e continueranno le verifiche da parte dei periti incaricati dagli organismi competenti. Questa situazione sta comportando diversificazioni produttive e parti di lavorazioni stanno andando all’estero. E’ evidente che siamo di fronte ad una fase delicata in cui l’azienda rischia di perdere volumi produttivi, con tutte le ripercussioni negative che possono ricadere sui lavoratori. Anche le lingottiere e il settore dei tubi prodotti nello stabilimento KME di Serravalle Scrivia sono in attesa di una possibile ripresa produttiva a pieno regime". A livello generale, per quanto riguarda il gruppo, i sindacati fanno presente che permane un quadro produttivo generale difficoltoso per tutto il 2024, legato alla situazione di recessione complessiva dell’economia europea, le non chiare prospettive dei settori legati al rame quali l’automotive e l’edilizia. Si prevede, dicono i sindacati, una possibile ripresa degli ordinativi dal 2025 ma i tre coordinatori aggiungono anche che la direzione ha reso noto che il gruppo sta mettendo in atto politiche commerciali innovative e, nello stesso tempo, continua la politica di acquisizioni di altre imprese del settore.

"Purtroppo – sottolineano i sindacati - hanno manifestato la possibilità di dismissioni/ cessazioni di alcuni siti produttivi in Italia". Sul rinnovo del premio di risultato la discussione continuerà a seguito del periodo feriale, mentre si prospetta la possibile proroga degli ammortizzatori sociali nel sito di Fornaci di Barga. Il prossimo incontro tra la direzione KME ed il coordinamento sindacale nazionale del gruppo è previsto a fine agosto ed a seguito verranno convocate le assemblee dei lavoratori.

Luca Galeotti