Sit-in di 200 lavoratori "Vogliamo equità"

Sit-in di 200 lavoratori  "Vogliamo equità"
Sit-in di 200 lavoratori "Vogliamo equità"

Quasi 200 lavoratori del gruppo Soffass – nei momenti di punta massima – hanno animato lo sciopero indetto dalle Rsu che ieri mattina si è tradotto in un presidio davanti alla sede della “casa madre” di Porcari. Al centro della protesta il fatto che i benefit concessi dal Governo per il caro vita siano finiti soltanto nelle tasche degli impiegati, neanche un centesimo in quelle degli operai. Una sperequazione vissuta malissimo da questi ultimi e dalle rappresentanze sindacali.

"Il punto è - hanno spiegato le Rsu durante il partecipato sit-in di ieri mattina - che nel dicembre dello scorso anno chiedemmo all’azienda di riconoscere a tutto il personale dei buoni spesa o benzina a seguito delle possibilità di erogare benefit concessi dal governo per il caro vita. La risposta dell’azienda – che aveva già erogato alcune liberalità nel 2022 – fu negativa. Invece pochi giorni dopo riconobbe a vario titolo e con diverse forme delle erogazioni di diverse migliaia di euro, ma solo a delle figure impiegatizie escludendo tutti gli operai. Questo ha creato una spaccatura interna enorme, e dato vita a una vera e propria discriminazione salariale". Ieri mattina i referenti sindacali si sono incontrati con l’assessore di Porcari, Michele Adorni.

"L’assessore si è reso disponibile a un ruolo di mediazione con l’azienda - riferisce Massimiliano Bindocci (Uilcom Uil) - . Francamente ci ha sorpreso non poco questo atteggiamento di chiusura da parte di Soffass che ha sempre fatto propria una certa sensibilità e etica territoriale. Ci auguriamo si possano presto aprire spiragli per restituire equità a questa vicenda". "Nessuno chiede posizioni di privilegio - sottolinea Bindocci - , soltanto ritrovare una base di uguaglianza tra impiegati e operai".

L.S.