
Domani alla Fondazione Ragghianti di Lucca si potranno visitare i fondi archivistici legati alle arti visive e partecipare alla mostra "Burma. L'arte di Sawangwongse Yawnghwe fra Birmania ed Europa" in occasione della Giornata del Contemporaneo.
Due eventi di primo piano domani alla Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti - ETS (in via san Micheletto, 3). In occasione della manifestazione nazionale “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro” sarà possibile visitare i fondi archivistici della Fondazione Ragghianti. L’evento è promosso dall’Associazione Dimore Storiche Italiane, che inaugura la terza edizione della manifestazione nazionale, e affiancherà l’iniziativa “Domenica di carta”, promossa dal Ministero della Cultura, che da diversi anni organizza l’apertura di biblioteche pubbliche e Archivi di Stato. In questa occasione si potranno visitare gli archivi della Fondazione Ragghianti dalle 9 alle 13. Per partecipare è necessario iscriversi sul sito www.associazionedimorestoricheitaliane.it. La Fondazione possiede, oltre all’Archivio Carlo Ludovico Ragghianti, depositato in varie riprese dal 1998 al 2012, archivi di privati, di istituzioni e aziende, tutti legati al mondo delle arti visive.
Tra i fondi privati troviamo quelli di storici dell’arte, architetti, grafici: Isa Belli Barsali, Ida Cardellini, Licia Collobi, Silvio Coppola, Lorenzo Guerrini, Hugh Honour e John Fleming, Pier Carlo Santini. Inoltre la Fondazione possiede l’archivio dello studio associato di design e grafica “Ai Granai”. Di recente acquisizione è l’archivio dell’Università Internazionale dell’Arte di Firenze, fondata da Ragghianti dopo l’alluvione del 1966. Sempre domani, in occasione della ventesima Giornata del Contemporaneo promossa dall’Amaci (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea), la Fondazione Ragghianti offre l’ingresso gratuito alla mostra “Burma. L’arte di Sawangwongse Yawnghwe fra Birmania ed Europa” (dalle 10 alle 18) che racconta il duro conflitto fra tirannia e democrazia che da anni affligge il popolo birmano.