
"Ripristiniamo i corridoi ecologici sugli Spalti delle Mura di Lucca".
Ecco la richiesta che arriva da una petizione pubblica online lanciata dal comitato "Salviamo i corridoi", che tutti i cittadini possono firmare digitalmente sulla piattaforma "change.org" e che ha già raccolto a ieri pomerigigo oltre 1200 adesioni, quasi il numero (1500) fissato come obiettivo dai promotori.
. Per accedere all’appello si può andare al link https:chng.it54sGq5wW o cercare il nome della petizione all’interno della piattaforma "change.org".
"Dal 2020, in seguito alle tante richieste di cittadini ed associazioni – si legge nel testo della petizione – la vegetazione intorno ai fossati delle Mura di Lucca, storicamente chiamate cunette, è stata lasciata sulle sponde dalla primavera all’autunno e sono nati i corridoi ecologici, per tutelare la biodiversità – si legge nell’appello aperto alla sottoscrizione di tutte e tutti – In un momento storico difficilissimo di emergenza climatica e di estinzione delle specie più importanti per gli ecosistemi e per la nostra salute, come gli impollinatori, in linea con Agenda 2030, con le strategie europee per la tutela della biodiversità e per il contrasto al cambiamento climatico, Lucca, per quasi tre anni, è stata una delle città più all’avanguardia d’Italia, grazie ai corridoi ecologici".
"Molti comuni e Università – viene ancora spiegato – hanno preso ad esempio Lucca per questa buona pratica. I corridoi ecologici che collegavano il Serchio al Condotto pubblico, alla Piscilla, fino all’Ozzeri e di nuovo al Serchio,creavano quella continuità che permetteva a piante e animali di svilupparsi e muoversi e che per tre anni sono stati il fiore all’occhiello della città".
"Nel 2023 una decisione incomprensibile – prosegue la petizione – senza alcuna logica, contro le direttive europee, nazionali e le delibere regionali di tutela della biodiversità e di modalità di manutenzione della vegetazione ripariale, contro la volontà di numerosissimi cittadini, ha interrotto questo meraviglioso progetto lucchese, relegandolo ad un pezzo e annullando il significato di corridoio, la cui funzione è unire, benché l’amministrazione ne avesse promesso il mantenimento".
"Adesso nell’acqua ristagna – conclude la petizione – l’erba tagliata, le farfalle e le api non ci sono più, i pesci non trovano scampo dalla predazione degli uccelli. Il profumo della menta è stato sostituito dal maleodorante odore di acqua senza vita. Tra poco, in quegli ambienti prolifereranno le zanzare, tra le poche specie in grado di vivere in ambienti malsani. Al posto della sinfonia di colori di erbe fiori e animali, avremo erba secca e ambienti morti. Chiediamo quindi che venga interrotto lo sfalcio dei fossi fino all’autunno prossimo, come accadeva negli anni precedenti".