In trappola, a Lucca, la banda che svuotava gli sportelli automatici degli uffici postali con la tecnica del “jackpotting“, manomettendo gli apparecchi con un software in modo da far erogare tutte le banconote. In carcere con l’accusa di furto aggravato sono finiti il 37enne moldavo Vasilii Bulgaru, abitante a Viareggio, e due complici rumeni: Pitel Vasile di 24 anni e Maxim Martiniuc di 40. La banda sgominata dai carabinieri di Lucca aveva come base la Versilia, ma agiva in tutta la Toscana e anche nello Spezzino. Sei gli episodi contestati: tra i mesi di settember e ottobre avrebbero commesso o tentato colpi agli uffici postali di Gallicano, Vallecchia di Pietrasanta, San Martino in Freddana, Segromigno in piano e Vezzano Ligure, più il bancomat del Mps a San Giovanni Valdarno.
La tecnica era sempre la stessa. Dopo aver scelto i modelli di bancomat più obsoleti, praticavano quattro fori accanto allo schermo, asportavano una piastra metallica, estraevano alcuni fili e li collegavano a un tablet. Grazie a un software di manutenzione delle Poste evidentemente clonato, ordinavano al bancomat di erogare tutti i soldi senza che si azionassero sistemi di sicurezza. Un trucco che ha fruttato loro oltre 72mila euro. La banda era finita agli arresti domiciliari il 15 ottobre in flagranza di reato, dopo un colpo sventato alle Poste di Segromigno in Piano, con un lungo inseguimento terminato proprio a Viareggio. Adesso però sono finiti in carcere con la contestazione dei numerosi episodi.