Sgarbi e la capitale della cultura “Lucca silurata per via di Puccini“

“Con il comitato per le celebrazioni aveva già avuto contributi. Questo vuol dire che ha comunque vinto“

Si parla di furti con il professor Vittorio Sgarbi: quello del famoso quadro di Manetti e dello “scippo“ del titolo di Lucca capitale della cultura.

Professor Sgarbi, lei l’aveva detto che era meglio non concorrere al titolo.

“Ma sì, perchè Lucca è una capitale naturale, per fumetti, mostre, cultura. Da mezzo secolo ha scavalcato Pisa che era la meta preferita dai turisti. Ma davvero si può arrivare secondi rispetto a Agnone, città di qualche parente del ministro o del ministro stesso della cultura che certo non avrà suggerito niente perchè è al di sopra delle parti“.

Perchè siamo stati bocciati secondo lei?

“Perchè, come ho già detto, la formula stessa del concorso è sbagliata. Occorre creare fasce di candidature per dimensioni di città e borghi. E poi vince il progetto quindi se proponi la più grande mostra del mondo di Raffaello magari vinci anche se poi la mostra non la puoi realizzare. Evidentemente Lucca aveva onestamente proposto un progetto realistico. Resta un fatto: che per me Lucca è la capitale, tanto è vero che la mia mostra su Canova l’ho voluta qui“.

Ci dica di più, ci sono altri motivi secondo lei per cui non abbiamo neanche sfiorato il podio?

“Può essere subentrato un ragionamento del tutto miope del tipo siccome Lucca ha già avuto i contributi per Puccini quindi non diamogli altro. Che è assurdo ma al tempo stesso certifica il fatto che Lucca ha vinto“.

Un concorso sbagliato dunque?

“Da rivedere o da cancellare. E poi nei concorsi c’è sempre un raccomandato, un protetto, c’è quello che vince perchè non aveva niente al confronto di altri“.

A proposito di Celebrazioni pucciane, che suggerimenti darebbe a Veronesi?

“Lo devo incontrare ma la mia idea sarebbe quella di portare Puccini non solo qui nella sua città di origine ma anche nei grandi teatri del mondo, penso a Parigi, a New York. Così da aumentare la dimensione universale del Maestro, facendo diventare Lucca capitale del mondo attraverso l’esportazione di Puccini“.

In questi giorni è nel mirino di Report per il quadro di Manetti, pittore del Seicento, esposto a Lucca l’hanno scorso nella mostra “I pittori della luce“.

“Purtroppo si arriva anche a questo, a inventare gialli che non esistono“.

Secondo le accuse quel quadro sarebbe stato rubato nella villa della signora Buzio a Pinerolo, e poi ritoccato con l’aggiunta di un candelabro, cosa risponde?

“Di quel dipinto di Rutilio Manetti esistono delle repliche: una di queste era una brutta copia che avevo visto nel 2007-2008 in un castello vicino a Pinerolo. Così come Guido Reni e come tanti altri artisti anche Rutilio Manetti ha delle copie. La mia era più contenuta, con una colonna e una luce che rendono lo spazio più ampio ed è quella che era esposta qui a Lucca e che hanno visto tutti i visitatori e che oltre che da me è stata attribuita anche da Marco Ciampolini. Quella rubata è una copia più grande e con elementi diversi“.

Laura Sartini