“Sessanta pazienti più le consulenze“

Elisa Cerrai responsabile SerD Piana di Lucca va dritta al punto: “Non si può dire di no al gioco, ma occorre sapere che l’unica regola che c’è nel gioco è che si perde sempre“. Il Serd si occupa del gioco di azzardo da sempre, quello di Lucca in maniera pionieristica in Toscana è stato uno dei primi ambulatori dedicati al gioco d’azzardo con equipe specifica formata da medico, psicologo, educatore e infermiere. “I numeri degli accessi sono fluttuanti in base alle situazioni: accogliamo una sessantina di pazienti solo per gioco d’azzardo. Poi ovviamente ci sono situazioni di comorbidità tra gioco d’azzardo e tossicodipendenze o malattia mentale. E’ la punta i iceberg di un fenomeno dilagante, basta considerare quanti sportelli scommesse e slot sono attivi in città. In più c’è sempre un velo di reticenza nei confronti del servizio. Non comprese nei numeri facciamo anche molte consulenze ai genitori devastati dalla situazione che stanno vivendo in casa“.