Semplificare? Mission necessaria e bipartisan

Ad accogliere il ministro Zangrillo nella cornice del Palazzo Ducale, ieri mattina il presidente della Regione, Eugenio Giani, il presidente della Provincia, Luca Menesini, il sindaco Mario Pardini, e l’onorevole Deborah Bergamini. Per il sindaco Pardini, “partire dall’ascolto dei territori e degli enti locali, che rappresentano il front office più diretto con i cittadini, è un approccio propedeutico a decisioni capaci di incidere positivamente sullo sviluppo delle nostre comunità. Non dobbiamo pensare a un’Italia a due velocità, in cui il settore pubblico appaia ingiustamente in contrapposizione a quello privato, perché, in questo percorso, siamo tutti chiamati a produrre valore aggiunto per i cittadini, che devono sentirsi il più possibile vicini alle istituzioni. E il miglior modo di farlo è quello di semplificare“.

Secondo il presidente della Provincia Menesini, “è davvero positivo che questo percorso di confronto vada avanti con il coinvolgimento degli enti territoriali e anche delle Province in particolare. Le Province rappresentano realtà istituzionali che possono dare un grande contributo per l’accesso dei cittadini a servizi pubblici di qualità. Adesso, però, dobbiamo avere il coraggio di fare di più e agire sull’alleggerimento reale delle pratiche burocratiche, per un efficace flusso di risorse, comprese quelle dei fondi europei, sulla qualificazione del personale e per un ripensamento dell’assetto di riforma istituzionale di questi enti“. Il presidente della Regione Giani ha evidenziato come quella della semplificazione sia "una sfida che è tra le più importanti tra quelle che deve affrontare il nostro Paese e che deve impegnare e coinvolgere tutti, al di là delle appartenenze e delle diverse opinioni. L’obiettivo del Pnrr per 600 procedure su cui intervenire è un dovere a cui rispondere. C’è l’esempio dei casi di commissariamento, che dovrebbero rappresentare l’eccezione, e che si mostrano per paradosso come capaci di dare risposte in maniera più efficace rispetto a procedure ordinarie troppo lente e farraginose“.

L.S.