Scuola speciale... in 3D Il corso di formazione per lo sviluppo locale

Da domani fino a metà luglio il progetto pensato per laureandi e neo laureati. Giovacchini, Smac: "Investire nei piccoli borghi non deve essere un’utopia". .

Scuola speciale... in 3D  Il corso di formazione   per lo sviluppo locale
Scuola speciale... in 3D Il corso di formazione per lo sviluppo locale

Partirà domani e andrà avanti fino a domenica 16 luglio la seconda edizione della scuola di formazione professionale dedicata alla stampa 3D di grande formato organizzata da Smac, la Scuola di Manifattura Additiva di Coreglia Antelminelli. La scuola si rivolge a laureandi o neolaureati, professionisti o artigiani, provenienti dal mondo dell’arte del design o dell’architettura e, in pratica, si tratta a tutti gli effetti di una scuola multidisciplinare dove si alterneranno esperienze teoriche e pratiche. "Crediamo che la manifattura additiva sia il giusto mezzo per ottenere una produzione locale sostenibile - sostiene Stefano Giovacchini, presidente della Cooperativa Smac -, oltre che ritenerla capace di riportare valore economico e umano nei piccoli centri e nelle aree interne, creando nuove professionalità qualificate e gratificanti. Al tempo stesso, promuoviamo scambi culturali, fortemente convinti che la condivisione delle conoscenze e del "saper fare" porti una a una crescita più equa.

Crediamo che non sia un’utopia investire di nuovo nei piccoli borghi e nelle aree interne, lo dimostra anche l’attenzione nazionale e internazionale che la nostra scuola sta riscuotendo come modello da riproporre in altre aree geografiche". Quest’anno, infatti, la scuola avrà fra gli iscritti dei rappresentanti dell’università di Ngaoundéré del Camerum, uno dei centri commerciali e agricoli più importanti del nord del Camerun, sede, appunto, dell’università con facoltà di agraria e tecnologie con oltre 7 000 studenti. L’interesse manifestato è stato per la stampa 3D applicata all’edilizia e all’arredo pubblico da proporre poi nel loro paese. Gli argomenti che saranno trattati da questa seconda edizione saranno la scansione 3D e il reverse engineering finalizzata alla conservazione dei Beni Culturali, la stampa 3D di grande formato, i materiali circolari e filiere locali e materiali naturali con particolare focus su soluzioni per l’edilizia.

Il tutto verterà sul filo conduttore che sarà "l’arredo urbano e le superfici per l’architettura". "Già nel 1883 – spiega ancora Giovacchini -, allo scopo di fornire un patrimonio culturale di base a coloro che emigravano per esercitare il mestiere di figurinai, a Coreglia fu fondata una scuola "Di Disegno e Plastica" dal cav. Carlo Vanni che adesso è sede del museo della "Figurina e dell’emigrazione". La Smac trae ispirazione dalla figura di Carlo Vanni e dalla sua scuola e ne vuole essere una continuazione contemporanea". Il progetto è resi possibile grazie al supporto di importanti partner, come la Revet SpA, Lucart Group, WASP, R3direct, SOS School of Sustainability, Poliart e Cna Lucca. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web http:www.smac.academy

Fiorella Corti