“Scandalo al sole“. Un nuovo sonetto di Alessandro Meschi

Un uomo si concede un momento di relax al sole in mutande, nonostante il pudore e le critiche altrui. Una situazione che, nonostante le apparenze, è ben più complessa di quanto sembri.

SCANDALO AL SOLE

Sarà anche freddo, ‘un si po’ mia negallo,

ma vando ‘l sole è alto, verso ‘l tocco,

mi garba troppo mettemi a pigliallo,

anche se per valcuno son talocco.

“ ’Arda bellino lullì, ma ‘un si vergogna

a stassene ‘n mutande, vel bel fio ?!

Han voglia loro di mettemi alla gogna,

slippino e cannottiera, son sul mio.

E se n’oltraggio anch’un popo’ ‘l pudore,

io ni vado nel culo e porto uno,

come dicea mi ma’ nel su’ splendore.

A vell’ora ‘un ariva mai nessuno;

tutti alla greppia, lo sento dal rumore.

Ma se vedo ‘e passa valcheduno,

mi scoscio le mutande, a fa’ scalpore.