PAOLO MANDOLI
Cronaca

San Michele, fase uno Installati 12 sensori in vista dell’avvio dei lavori di restauro

Prima di procedere con il vero e proprio intervento la parrocchia ha incaricato un gruppo multidisciplinare di fare un rilievo architettonico del complesso, ma anche valutazioni sulle strutture.

San Michele, fase uno Installati 12 sensori in vista dell’avvio dei lavori di restauro

di Paolo Mandoli

Entra nel vivo la fase di studi e di indagini sulla chiesa e il campanile di San Michele. Annunciato già due anni fa, il progetto di restauro viene infatti preceduto da questo approccio innovativo, unico nel suo genere negli edifici sacri della città di Lucca. Si punta infatti alla piena conoscenza, che è diventata la parola chiave di questa fase, con la convinzione che per mettere in opera un intervento efficace e rispettoso della storia sociale e architettonica dell’edificio sia necessario operare anzitutto una diagnosi in senso ampio. Per questo già da mercoledì si sono visti in azione i professionisti incaricati degli studi. Tra l’altro si tratta di un progetto importante accolto come impegno istituzionale da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca guidata dal presidente Marcello Bertocchini.

Con una gru sono stati collocati ben 12 sensori, di cui otto sul lato sud e quattro sul lato ovest del campanile, ovvero sui due prospetti visibili dalla piazza. "Questo intervento - spiega l’architetto Marco Mei - fa parte di quanto venne annunciato nel luglio 2021. Prima di procedere con il vero e proprio restauro la parrocchia del centro storico ha incaricato un gruppo multidisciplinare con architetti, ingegneri e professionisti di varia natura di fare un rilievo architettonico del complesso, ma anche valutazioni sulle strutture. Sono previste anche indagini geognostiche, geofisiche e di laboratorio, oltre alle analisi sulle superfici lapidee interne ed esterne. Tutto questo, assieme al materiale storico già raccolto, compreso un rilievo 3D di tutto il complesso che ci ha restituito spettacolari immagini di dettaglio, ci consentirà di inquadrare le vicende artistiche e sociali della chiesa al fine di andare al restauro cercando di ridurre gli imprevisti".

Oltre al cestello che abbiamo visto in piazza San Michele quali altri interventi sono previsti? "Il cestello è stato utilizzato per due finalità: da una parte il montaggio dei sensori, ovvero degli accelerometri e degli inclinometri, necessari a seguire i movimenti del campanile. Poi anche per prelevare alcuni campioni lapidei per le indispensabili analisi petrografiche, fondamentali per conoscere il reale stato di degrado in vista della futura fase di restauro. Ieri sono stati prelevati altri campioni all’interno del campanile".

"Presto in piazza San Michele, nel quadrato fra la statua e il campanile, ma ad almeno due metri di distanza dallo stesso campanile - prosegue l’architetto Mei - sarà avviata una campagna archeologica che è stata richiesta dalla Soprintendenza. Successivamente ci saranno indagini geologiche con il georadar e anche indagini sismiche in profondità. Per questo motivo fra alcuni giorni, poi per circa un mese, in piazza si vedrà un cantiere adeguatamente recintato. I tempi di questo cantiere dipenderanno anche dalle condizioni meteo. Speriamo di completare il tutto entro la fine di aprile. Intanto devo ringraziare il Comune di Lucca che ha dato la massima collaborazione per accelerare i tempi di queste indagini". Così accurate indagini fanno pensare a un futuro e importante utilizzo del campanile… "L’idea della Parrocchia è aprire al pubblico la torre campanaria, una volta restaurata, come già lo sono altre torri o campanili del centro storico. Ciò potrà favorire un circolo virtuoso del bene e favorire introiti importanti per la parrocchia del centro storico, al fine di sostenere i futuri restauri dell’intero complesso della chiesa. Dobbiamo infatti ricordare che nel 2019, dunque prima della pandemia, in San Michele entravano circa 600.000 turisti in un anno. Come sottolinearono già due anni fa l’arcivescovo Paolo Giulietti, il parroco del centro storico don Lucio Malanca e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Marcello Bertocchini la nuova chiesa di San Michele potrà trasmettere ai lucchesi e ai turisti i valori dell’arte, della fede e della cultura di cui è ricca la nostra città".