"Salviamo l’antica “Margine“". Scatta l’appello dei cittadini per un’opera di quasi 600 anni

Necessaria la manutenzione. Ma i residenti non sanno chi se ne debba occupare: Comune o Curia?

"Salviamo l’antica “Margine“". Scatta l’appello dei cittadini per un’opera di quasi 600 anni

"Salviamo l’antica “Margine“". Scatta l’appello dei cittadini per un’opera di quasi 600 anni

Un’opera del 1425 che necessita di cure e manutenzione, in taluni punti, infatti, sembra cadere a pezzi e ciò arrecherebbe danni notevoli malgrado sia stata recintata e segnalata l’eventuale pericolosità. Tutto questo perché si trova su una strada provinciale e quindi potrebbe rendere difficoltosa la circolazione. E’ la Margine della Torre di Boveglio, frazione di Villa Basilica. I cittadini protestano poiché si tratta di un monumento che rappresenta la loro comunità da sempre, ne interpreta il segno distintivo. Tra l’altro è anche un patrimonio artistico ed architettonico che deve essere tutelato. "Si tratta di un manufatto molto antico - spiegano i residenti - e tutti ci siamo affezionati. Non conservarlo sarebbe come estirpare le nostre radici. Però il tempo passa e niente viene fatto. Abbiamo fatto presente la questione".

C’è una specie di altare, con una nicchia, all’interno della quale è custodita una statua della Madonna chiusa da uno sportello di vetro. L’inferriata è realizzata completamente a mano ed è composta da piccoli anelli e pezzetti di ferro appuntiti, come difesa, legati tra loro con fascette di ferro battute a mano da maestri artigiani. L’aspetto interessante, sotto il profilo culturale, è che non ci sono saldature e tutto è rimasto originale per secoli, da quasi sei per la precisione. Anzi, tra due anni cade proprio l’anniversario numero 600 dalla fondazione e potrebbe rappresentare l’occasione, ma anche il traguardo, l’obiettivo, per sistemare tutto. Gli abitanti rivelano anche un rimpallo di competenze, tipico dell’italica burocrazia. "La Margine sta cadendo però non si sa chi se ne debba occupare, se il Comune oppure la Curia, con rammarico da parte di tutto il paese. Forse - concludono - anche la Sovrintendenza, ma ci appelliamo a tutti gli Enti affinché possano tutelare questo monumento che rappresenta il simbolo del nostro senso identitario. Serve mettere da parte la burocrazia e fare qualcosa di concreto e velocemente, prima dell’irreparabile".

Massimo Stefanini