Saluta il prefetto delle emergenze. Dal Covid alla guerra in Ucraina. Esposito ha saputo fare squadra

A palazzo del Governo il ricevimento con tutte le autorità locali per ricordare i quattro anni trascorsi a Lucca ”Poco tempo dopo il mio arrivo ho subito dovuto fronteggiare il primo codice rosso: la pandemia”.

Saluta il prefetto delle emergenze. Dal Covid alla guerra in Ucraina. Esposito ha saputo fare squadra

Saluta il prefetto delle emergenze. Dal Covid alla guerra in Ucraina. Esposito ha saputo fare squadra

Per molti sarà ricordato come il ”prefetto delle emergenze”. Perché Francesco Esposito – che ieri ha salutato la città e la provincia con una cerimonia a palazzo del Governo – da quando è arrivato nella nostra città è passato da un codice rosso a un altro.

E ieri, salutando forze dell’ordine, amministratori e rappresentanti della società civile, non ha mancato di ricordarlo.

”Sono arrivato il 25 novembre del 2019 – ha detto Esposito – e pochi mesi dopo eravamo già alle prese con uno degli eventi di carattere straordinario che hanno segnato la mia permanenza a Lucca: la pandemia“.

Esposito è poi andato avanti ricordando le tante difficoltà che l’epidemia ha messo di fronte a istituzioni e forze dell’ordine, per proseguire con le altre emergenze che ha dovuto affrontare: la guerra della Russia all’Ucraina e l’arrivo dei profughi, le risorse del Pnrr, l’accoglienza dei profughi; oltre a tutto quello che in questo territorio è ordinaria amministrazione: dai grandi eventi come il Summer Festival, il Lucca Comics, ma anche il Carnevale di Viareggio e il Jova Beach per finire con le buone pratiche che egli ha cercato di trasmettere alle nuove generazioni in occasione delle festa della Repubblica del 2 giugno.

Insomma, sono stati quattro anni che tutti ricorderanno per sempre e che nella storia di Lucca saranno indissolubilmente legati al nome di Esposito.

Un prefetto che – come molti dei sindaci ieri presenti hanno rimarcato – ha avuto nella grande pragmaticità unita a una spiccata capacità di ascolto e alla volontà di misurarsi costantemente con il territorio, il tratto saliente del suo lungo mandato.

E se ieri al saluto quasi nessuno è voluto mancare è proprio perché Esposito ha saputo farsi apprezzare per la pacatezza nel prendere le decisioni e la grande capacità di fare squadra nell’affrontare le emergenze. Doti che gli saranno senz’altro di grande aiuto nelle prossime tappe della sua carriera.

Francesco Meucci