
Sabato a tutta scienza. Gran finale con Mancuso
LUCCA
Un sabato ‘a tutta scienza’ per Pianeta Terra Festival. Dopo un venerdì all’insegna dell’introspezione e della riflessione con i bellissimi Assoli di Umberto Galimberti e Massimo Recalcati, la giornata di oggi è caratterizzata dai grandi approfondimenti sui temi dell’ambiente, analizzati in una prospettiva storica che va dalle preziose informazioni che arrivano dal passato fino alle prospettive del futuro, tra inquietudini e speranze.
Alle ore 10:00, presso l’Orto botanico, Elisabetta Erba ci spiegherà cosa racconta la Terra di milioni di anni fa, tra fiori ghiaccio e super vulcani, mentre, in contemporanea nella Sala convegni di Confindustria Toscana Nord, Palazzo Bernardini, Fabrizio Natale, Serenella Sala e Fabiana Scapolo proveranno a rispondere ad una domanda ricorrente “Quanto impattano i tuoi consumi sull’ambiente?”.
L’Auditorium del Suffragio alle ore 10:15 vedrà protagonista Peter Wadhams in un’attesa lezione sul tema cruciale della riduzione dei ghiacci dell’Artico, elemento decisivo per le sorti del pianeta. Alle 11:45, nella sala Tobino di Palazzo Ducale, Piero (Papik) Genovesi proporrà un’attualissima analisi sul fenomeno delle specie aliene, venuto alla ribalta recentemente a causa dell’invasione dell’ormai famoso granchio blu nelle nostre acque marine.
Ancora nella Chiesa di San Francesco, alle ore 16:00, ci sarà Giorgio Vallortigara, neuroscienziato di fama mondiale. Appuntamento multidisciplinare, ore 17:00, all’Auditorium del Suffragio con Valerio Magrelli e Simone Soldati, nostre guide in un viaggio nel mondo naturale attraverso poesia e pianoforte, arricchito dall’installazione dell’artista Gregorio Botta.
In Sala Tobino, Palazzo Ducale alle 17:45, un ‘romantico’ approfondimento per comprendere come l’inquinamento luminoso ci abbia ‘rubato la notte’, con Irene Borgna e Fabio Falchi.
I due eventi clou del San Francesco saranno invece alle 18, col fisico Guido Tonelli sul tema della materia come ‘magnifica illusione’ e alle 21 con Stefano Mancuso e l’artista Thijs Biersteker, celebre per le sue installazioni immersive, finalizzate a rendere tangibili ed emotivamente coinvolgenti fenomeni come l’inquinamento atmosferico, il dramma della plastica negli oceani e la perdita della biodiversità. Una bella chiusura tra scienza e l’arte, intesa come strumento di comunicazione.