Rush finale per la Memoria. Un testimone della Shoah ha incontrato 160 studenti

Lello Dell’Ariccia ha ricordato il periodo dei rastrellamenti e delle leggi razziali “Io e mia madre ci salvammo grazie alla rete di protezione dei conventi“ .

Rush finale per la Memoria. Un testimone della Shoah ha incontrato 160 studenti

Rush finale per la Memoria. Un testimone della Shoah ha incontrato 160 studenti

Nel teatro di San Girolamo si è svolto l’incontro degli studenti delle scuole secondarie di primo grado del territorio con Lello Dell’Ariccia, organizzato dall’amministrazione comunale di Lucca e dall’Associazione Toscana Volontari della Libertà.

In questo modo circa 160 fra studenti e docenti di sei istituti comprensivi lucchesi hanno potuto ascoltare la testimonianza diretta di uno degli ultimi testimoni della Shoah, perché è ancora vivo in lui il ricordo dell’antisemitismo, delle leggi razziali e l’impossibilità di continuare ad andare a scuola, dei rastrellamenti, delle delazioni e della razzia degli ebrei romani del 16 ottobre 1943. In tutta Italia la polizia tedesca, in collaborazione con quella fascista e con l’aiuto delle tante spie presenti, catturò e deportò centinaia di ebrei. Donne, uomini, bambini, anziani, molti assassinati appena giunti nei campi di concentramento. Per Lello, la mamma e la sorella si aprì la rete di protezione dei conventi e una volta terminata la guerra la famiglia poté nuovamente riunirsi contando però le tante, troppe assenze.

All’incontro di Lello Dell’Ariccia con le scuole, che ha chiuso la serie di appuntamenti promossi dal Comune di Lucca per il Giorno della Memoria, erano presenti l’assessore all’istruzione Simona Testaferrata e il presidente del consiglio comunale Enrico Torrini.