TERESA SCARCELLA
Cronaca

Lucca, mura chiuse a bici e risciò. I noleggiatori tuonano: "Grave perdita per noi"

L’ordinanza, poi modificata, durante i tre giorni di Lucca Historiae fest fa discutere le attività che affittano le due e quattro ruote a cittadini e turisti

Un gruppo di turisti a bordo di un risciò

Lucca, 5 agosto 2023 – Un’ordinanza al giorno per togliere le polemiche di torno. Per Lucca Historiae fest ne sono state fatte tre in quattro giorni: la prima per chiudere le Mura a bici e risciò nei giorni della kermesse e le altre due per addolcire il divieto. Il motivo è semplice. L’amministrazione comunale, che non è proprio fortunata con le ordinanze, si è scontrata con la realtà: interdire le Mura alle due/quattro ruote vuol dire rendere infelici cittadini, turisti e noleggiatori. Quest’ultimi sono i più accaniti. Una delegazione, con a capo Marco Ninci (già portabandiere di altre battaglie fatte in passato sui risciò), non appena saputo dai media - come precisano loro stessi - della chiusura hanno subito chiesto chiarimenti. Da lì poi le successive modifiche: nella prima il passo indietro (bici sì, tranne in alcune ore e salvo assembramenti, in quel caso si portano a mano); nella seconda si ribadisce il no assoluto (dimenticato nella precedente) ai risciò, che però possono circolare lunedì mattina, a differenza delle bici che fino alle 10 non passano. I noleggiatori continuano a vederci un controsenso e a non cogliere l’esigenza e ieri, primo giorno di festival, si sono piazzati al Caffè delle Mura nel vano tentativo di schiarirsi le idee. "Non capiamo perché si debba chiudere il transito quando gli eventi sono sui baluardi e l’anello è libero - si domandano - perdipiù tutto il giorno di oggi (ieri per chi legge ndr) quando ci sono solo conferenze nel pomeriggio".

All’ora di pranzo, a parte qualche camioncino per l’allestimento, a passeggio c’era poca gente, tra l’altro alcune in bici o sui risciò per l’appunto, entrate dopo aver fatto lo slalom tra le transenne. A interloquire con loro, nei limiti del suo ruolo, c’era il consigliere Del Barga, incaricato alle tradizioni storiche. Quello che sarebbero riusciti a “conquistare“, almeno ieri, è stato un minimo di tolleranza, laddove possibile. Ma rimane ancora qualche dubbio. "In occasione di eventi come Murabilia, Verdemura o i Comics non si chiudono le Mura, si confida nel buon senso - continuano - perché ora è diverso?". Una questione di sicurezza, avrebbe risposto l’assessora Granucci al telefono.

Dopotutto sono previste sfilate, duelli a piedi e a cavallo. Eppure gli orari del divieto non coincidono con gli eventi, bensì con le fasi di montaggio. "Quasi tutti i nostri clienti noleggiano bici e risciò per andare sulle Mura - concludono i commercianti - chiuderle per tre giorni significa per noi perdere migliaia di euro".