REDAZIONE LUCCA

Rifiuti abbandonati, la protesta

Cittadini di Porcari protestano per rifiuti abbandonati nel Padule. La mancanza di videosorveglianza favorisce gli incivili. Necessario agire per preservare l'ecosistema.

Rifiuti abbandonati, la protesta

Plastica, nylon, legno, scarti di vario genere ammassati anche in alcuni sacchi lungo una strada sterrata, appena sul bordo della boscaglia. Il classico pugno nell’occhio, come si suol dire metaforicamente, per l’osservatore che passa e guarda. Protestano i cittadini per il cumulo di rifiuti abbandonati in Padule, nel territorio di Porcari. Si tratta di una zona abbastanza defilata, isolata e, soprattutto, al momento sprovvista di telecamere di videosorveglianza che, vista la frequenza degli abbandoni, sarebbe meglio prevedere, magari le classiche "fototrappole", quelle apparecchiature che possono essere spostate e quindi dare un contributo a smascherare coloro che trasportano questi tipo di immondizia, sicuramente trasportata con un mezzo, un veicolo ad hoc. Leggendo la targa il dado è tratto.

Non è infatti soltanto una questione di decoro e di immagine deturpata, sia pure un aspetto importante, ma anche perché certi materiali devono poter essere rimossi per non alimentare l’inquinamento dell’ecosistema. Il contatto prolungato con il terreno non aiuta.

Il Padule è piuttosto vasto, esteso territorialmente e costituisce la "cerniera" verso altri territori: tempo fa vennero segnalati altri rifiuti al confine con il Comune di Capannori. Nel mirino degli incivili ci sono le aree più distanti dai centri abitati, in maniera tale da poter lasciare i rifiuti senza essere visti da nessuno. Aprendo i sacchi si possono talvolta trovare indizi e prove su chi si è reso protagonista di questo comportamento, con nomi e indirizzi.

Ma.Ste.