A un anno dalla famosa, quanto discussa, ordinanza anti bivacco voluta dall’assessore alla sicurezza Minniti e firmata dal sindaco Pardini, il nuovo regolamento comunale di polizia urbana, già annunciato, è all’albo pretorio. L’ordinanza, dopotutto, era una pezza in attesa delle modifiche alle norme. Da qui la sua durata trimestrale. Ma per redigere il “nuovo“ regolamento c’è voluto, evidentemente, più tempo del previsto. Le differenze con quello del 2018? Poche. Al di là dell’aumento delle sanzioni (nella maggior parte dei casi raddoppiate o quasi) è palese che lo sforzo più grande è stato fatto proprio in materia di decoro urbano. In questo caso, non sarà più consentito mangiare e bere sui sagrati delle chiese e basamenti dei monumenti, sdraiarsi e dormire sulle panchine, né da altre parti, neppure sedersi se questo vuol dire disturbare la quiete. E se si alza troppo il gomito, attenzione a dove si va, perché “è fatto divieto a chiunque sia in stato di ubriachezza di frequentare luoghi pubblici o aperti al pubblico“ (si prospettano fine settimana impegnativi per la municipale). Il poco feeling con i monopattini elettrici viene confermato dal loro inserimento, rafforzativo, all’interno delle regole sulla “sosta e abbandono di velocipedi e acceleratori di andatura“ (tra cui erano già contemplati i monopattini). Altra novità riguarda gli artisti di strada. Anche per loro è vietato creare intralcio alla circolazione o arrecare disturbo (ma questo era già chiaro nel regolamento apposito, o forse no). Lotta, poi, al commercio abusivo e alla vendita illegale di merci contraffatte.
Nuovo anche l’articolo che vieta di vivere “in locali adibiti ad attività lavorative in modo promiscuo“, e questo riguarda anche quei locali “abusivamente adibiti a dimora ovvero abitati da un numero eccessivo di persone“. Situazione nella quale hanno più possibilità di incappare i cittadini stranieri (è già successo) in difficoltà economica e disagio sociale.
Teresa Scarcella