"Raffica di licenziamenti Perché questo fenomeno?"

"Raffica di licenziamenti  Perché questo fenomeno?"
"Raffica di licenziamenti Perché questo fenomeno?"

Una replica, quella dell’Asl, che ha seminato non poco malumore tra i camici bianchi e in particolare tra gli infermieri. Indigesto, in particolare, il passaggio in cui l’azienda nega riduzioni del personale. "Se rimaniamo in ambito della provincia di Lucca, non solo l’ospedale San Luca è in grave difficoltà – evidenzia oggi Teresa Porta, segretario territoriale di NurSind Lucca –, ma anche le altre strutture ospedaliere della Valle del Serchio, i cui reparti di degenza sono drasticamente sguarniti di personale". "La dichiarazione aziendale – continua Nursind – , a nostro avviso tende a sminuire le criticità che giorno dopo giorno affrontano i lavoratori, e smentisce le sue stesse indicazioni ufficiali. Ne sono un esempio la recente disposizione aziendale che vieta di richiedere congedi al personale del comparto e precisamente dal 1 di giugno al 30 settembre 2023. Altro esempio eclatante è stato il rifiuto da parte della dirigenza a svariate richieste di part-time del personale sanitario infermieristico e purtroppo ancora più grave, alle poche domande accolte, è stato posticipato l’inizio della nuova modalità lavorativa richiesta, che da regolamento sarebbe dovuto iniziare il 1 di luglio.

Sembrerebbe che la critica situazione degli organici, riguardi soprattutto il personale addetto all’assistenza, infatti, solo a questa categoria ne è stata posticipata la decorrenza al periodo autunnale. Tale fenomeno aziendale non fa altro che inficiare negativamente sul clima interno già duramente appesantito per gli infermieri, che spesso, non vedendo altra via di uscita preferiscono licenziarsi ed andare a lavorare in strutture private.

Fenomeno eclatante, mai verificatosi precedentemente, molto esplicativo: si preferisce lasciare il posto pubblico per indirizzarsi al privato, ora molto più attrattivo. Al fine di dimostrare la carenza di personale, basterebbe fare un rapido conteggio delle ferie arretrate (ancora non godute), dei molti dipendenti, delle ore di straordinario e di attività aggiuntiva che vengono richieste mensilmente al personale, per tamponare l’emergenza organizzativa".