“Quel progetto è nostro“. Polemica sull’unità cinofila della Polizia municipale

Due addestratori scrivono all’amministrazione comunale per protestare "Avevamo presentato tutto agli assessori Minniti e Barsanti, poi più nulla".

“Quel progetto è nostro“. Polemica sull’unità cinofila della Polizia municipale

“Quel progetto è nostro“. Polemica sull’unità cinofila della Polizia municipale

Polemica sul nuovo servizio annunciato un mese fa dalla Polizia municipale, ovvero l’Unità cinofila del Nucleo di Sicurezza urbana, composta da tre agenti e due cani. "Abbiamo appreso – scrivono Sidrak Gabriele Fagnani e Fabrizio Massei per “Equilibrio cinofilo“ – che il Comune di Lucca ha costituito una unità cinofila antidroga composta da due cani (per ricerca sostanza stupefacenti) e due conduttori. Ma questo fa parte di un progetto da noi presentato agli assessori Minniti e Barsanti che ci ricevettero nel novembre 2022 e nel febbraio 2023. Dopo mesi di silenzio, a novembre 2023 veniamo contattati da un agente della Polizia municipale che, per conto del Comune di Lucca, ci chiede un preventivo per il solo addestramento dei cani".

"Il progetto iniziale, quello che noi abbiamo presentato a Minniti e Barsanti, era volto alla formazione dei conduttori e dei cani antidroga, unitamente a fornire, nel periodo di addestramento, un conduttore e due cani antidroga già formati per coprire i servizi qualora richiesti. Apprendiamo ora della costituzione di tali unità, avendoci escluso totalmente dall’iniziativa, peraltro partorita da noi, dalla nostra esperienza e dai nostri sacrifici. L’addestramento dei cani della Polizia Municipale di Lucca è stato affidato a un soggetto che non ci risulta avere certificazioni, titoli e/o competenze o esperienza specifica nel campo della preparazione dei cani antidroga".