REDAZIONE LUCCA

‘Quanta Pazienza, signor presidente’. E la storia di Pertini riprende vita

La casa editrice Coconino Press ha voluto omaggirare il celebre lavoro del fumettista scomparso 35 anni fa. Il ricordo di Liberatore: “Andrea era un vulcano, le idee gli arrivavano e andava avanti a ruota libera“.

‘Quanta Pazienza, signor presidente’. E la storia di Pertini riprende vita

Cosa avrebbe detto “Pert“ della mancata intitolazione di una via qui a Lucca e, quindi, come avrebbe disegnato tutta la vicenda il grande Andrea Pazienza? Purtroppo, per gli amanti dell’umorismo del fumettista morto 35 anni fa, non lo sapremo mai. A provare a dare una risposta alla domanda, pungolato dai giornalisti, è stato l’autore e suo grande amico Tanino Liberatore: "Avrebbe fatto una battuta, magari coinvolgendo Puccini".

Probabilmente avrebbe apprezzato lo spirito con cui l’editore Coconino Press, nel celebrare l’artista e il presidente più amato dagli italiani e nel dedicare lo stand al suo iconico personaggio dalla pipa sempre fumante, ha voluto simbolicamente colmare il vuoto politico locale intitolando una fittizia via Pertini (partigiano e presidente) diventata, in questi giorni di Lucca Comics, punto di ritrovo nello stand in piazza Napoleone.

“Quanta pazienza, signor presidente“ sarebbe stato - secondo noi - un commento possibile del fumettista in risposta a tutta la polemica dei giorni scorsi. Mai titolo più azzeccato e casuale, (pensato prima del famoso consiglio comunale) per l’incontro di ieri dedicato ad Andrea Pazienza, insieme a Tanino Liberatore, appunto, l’autore Sergio Algozzino, la studiosa di fumetti Carlotta Vacchelli, il presidente del Centro fumetto Pazienza, Andrea Brusoni e Michele Ginevra. Un incontro organizzato in occasione dei quarant’anni dall’uscita della raccolta “Pertini” e a 35 anni dalla morte del suo autore, e che avevo come obiettivo quello di ricordare, e ripercorrere, un personaggio che prima di diventare un fumetto - simpaticamente ribattezzato “Pert” dallo stesso Pazienza - è stato semplicemente il Presidente della Repubblica più amato dagli Italiani.

"Era un vulcano, le idee gli arrivavano e andava a ruota libera - ha ricordato Liberatore - Non ho assistito ai disegni di Pertini, ma ogni volta che lo leggevo sentivo le sensazioni di Pazienza, che si commuoveva nel descrivere il personaggio. C’è una vignetta che mi è rimasta impressa e che dimostra veramente l’importanza di Pertini rispetto a noi, all’Italia: che è questa vista del Paese dalle Alpi, con lui di spalle, semplice ed efficace. Quello è veramente Pertini".

Teresa Scarcella