REDAZIONE LUCCA

"Puccini inedito?. L’ho diretto io nel 2003..."

Polemica sull'inedito di Puccini "Cessato il suon dell'armi". Maestro Cosmi smentisce, citando esecuzioni passate e la scoperta della partitura originale.

"Puccini inedito?. L’ho diretto io nel 2003..."

Sulla polemica relativa all’inedito “Cessato il suon dell’armi (I Figli d’Italia Bella)” di Giacomo Puccini, la cui esecuizione a cura del Boccherini è prevista per domani pomeriggio in San Francesco, interviene con una nota il Maestro Gianfranco Cosmi (foto). "Sono rimasto basito nel leggere di “Puccini inedito conteso” e di “Prima assoluta dell’ inedito di Puccini”. Ma allora chi ha diretto la Cantata “I Figli d’Italia Bella” il 6 giugno dell’ormai lontano 2003 nella Basilica di S. Martino e a Torre del Lago l’8 dello stesso mese? Ebbene, quel direttore era il sottoscritto con la partecipazione del tenore Dano Raffanti, Corale S. Cecilia e orchestra Città Lirica, allora realtà cittadina".

Prosegue il Maestro: "Si potrà obiettare che quella era un’esecuzione su una partitura ricavata dalle parti staccate da Simonetta Puccini a Torre del Lago, che consegnata al Maestro Don Emilio Maggini, riuscì con scrupolosa pazienza e competenza ricostruire la partitura stessa per poter essere eseguita, oppure si potrà obiettare che la parte del tenore non era l’originale ma era importante che Don Maggini fosse riuscito a ricostruire la linea musicale abbastanza verosimile, ricavando la melodia dall’ordito tematico dell’orchestra".

Cosmi sottolinea che "all’evento partecipò mezza Lucca con le principali autorità e con la presenza di Simonetta Puccini, quale erede e proprietaria della Cantata. Sono venuto a conoscenza che l’originale partitura si trovava da sempre nell’archivio del Boccherini e la fortuna ha voluto che il manoscritto originale fosse stato rintracciato da Gabriella Biagi Ravenni e che in seguito la Cantata sia stata stampata dalla casa editrice Carus: pensare che il lavoro del giovane Puccini era dato per smarrito, mentre era al sicuro nell’archivio del Boccherini. Ad ulteriore riscontro di precedenti esecuzioni sono prove concrete le due incisioni ancora in commercio".