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Ponte delle Catene Timori per la chiusura “Serve un’alternativa“

Preoccupazione soprattutto sul versante di Chifenti dove si chiede una struttura alternativa per raggiungere la frazione di Borgo a Mozzano.

Allestito il cantiere, da martedì 16 maggio inizieranno i lavori di restauro del tavolato del Ponte delle Catene. Un intervento molto atteso, dopo la sosta forza dello scorso anno, in quanto si resero necessari alcuni saggi sulla intera struttura, essendo emerso che anche le condizioni delle travi di sostegno, e non soltanto il tavolato di camminamento, presentavano condizioni di degrado avanzato. Ciò portò alla stesura di un nuovo progetto da parte della Provincia e la necessità di reperire altri fondi per completarlo.

La chiusura prevista per 190 giorni, crea però timori e preoccupazione fra gli abitanti, in particolare di Chifenti, per i disagi che potrebbero verificarsi per il perdurare del divieto di passaggio pedonale. Ieri nel primo pomeriggio ha compiuto un sopralluogo al ponte il segretario territoriale della Lega della Media Valle Cipriano Paolinelli, avvertito da residenti.

"Il paese di Chifenti, frazione di Borgo a Mozzano - sottolinea Paolinelli - per quanto riguarda i servizi essenziali gravita in tutto e per tutto su Fornoli, frazione del comune di Bagni di Lucca. A Fornoli si trovano tutti i servizi pubblici: ufficio postale, la farmacia, la banca, la scuola elementare e materna, il Supermercato, il mercato del martedì e del venerdì, i parrucchieri e tanti altri. Non potendo più attraversare il ponte delle Catene, specialmente le persone più anziane sono costrette a sobbarcarsi una lunga estenuante camminata lungo strade pericolose." "La gente chiede a gran voce – aggiunge Paolinelli – l’allestimento di una passerella pedonale alternativa, come quella montata 20 anni orsono al precedente restauro. E’ grave che nessuno ci abbia pensato prima dipartire con i lavori? Eppure ci sono di mezzo due comuni e la Provincia".

Lorenzo Tintori, del bar della piazza, ribadisce: "Il ponte non può restare chiuso per sei mesi, ci sarebbero troppi disagi per i cittadini e danni alle attività commerciali."

Mentre Paolo Borg suggerisce: "Perché non pensare ad allestire un ponte pedonale militare (bailey), che provvisoriamente potrebbe rappresentare una soluzione sbrigativa?".

Rolando Logi: "Io abito a Fornoli, ma giornalmente attraverso il ponte delle Catene per alcune attività che svolgo a Chifenti. La chiusura danneggia tanta gente e il commercio, bisogna trovare una soluzione alla svelta." Infine, PIETRO TOSI, consigliere Unione dei comuni: "Il problema esiste, dobbiamo considerare le giuste preoccupazioni in particolare degli anziani e provvedere prima di iniziare i lavori".

Marco Nicoli