"Più trasparenza e chiarezza nelle procedure"

"Maggiore trasparenza e chiarezza nelle procedure: è quello che chiedono migliaia di precari che nel mese di maggio avevano compilato la domanda telematica di inserimento nelle graduatorie provinciali per l’assegnazione delle supplenze. La tempistica però, come lo scorso anno, è stata decisamente infelice, in quanto il successivo step della scelta delle 150 preferenze è avvenuta nei giorni intorno a Ferragosto, quelli tipici delle vacanze, peraltro senza conoscere le disponibilità dei posti, i plessi di effettivo servizio e le eventuali cattedre frazionabili. Inoltre, la trasparenza e la correttezza delle procedure sono venute meno perché gli Uffici Scolastici e le segreterie delle scuole, con organici falcidiati dai tagli e costretti a lavorare in tempi molto ristretti, non hanno completato le operazioni propedeutiche che avrebbero permesso di effettuare la scelta delle sedi e delle preferenze dopo una completa e accurata correzione dei numerosi errori riscontrati nelle graduatorie provvisorie".

E’ quanto denunciano i Cobas Scuola della Provincia di Lucca e Noi Scuola. "In molte province in Toscana e in Italia – scrivono – nei giorni scorsi abbiamo così assistito ad un inusuale e apparentemente positivo anticipo delle assegnazioni delle cattedre vacanti agli aspiranti inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), ma sono stati molti i docenti che hanno ottenuto posti peggiori rispetto a quelli a cui avrebbero avuto diritto o, ancor peggio, che non hanno ricevuto assegnazioni di cattedre, quando con punteggi e posizioni ben inferiori, un anno fa, avevano ottenuto un posto di lavoro. Il Ministero ha voluto dare una parvenza di efficienza, ma in realtà ha causato danni e disagi, cui gli Uffici Scolastici stanno cercando di porre rimedio, nei limiti del possibile. Il caso più emblematico è quello della Provincia di Prato, dove addirittura l’Ufficio Scolastico ha dovuto annullare e ripetere le assegnazioni fatte in un primo momento".

"L’esperienza degli ultimi due anni – concludono Cobas e Noi Scuola – dimostra che, col cosiddetto algoritmo, le nomine sono diventate sottoposte al gioco del caso. Non è più rimandabile un definitivo ritorno alle convocazioni in presenza oppure, in alternativa, a quelle online ma con gli aspiranti collegati in modalità sincrona, peraltro soluzione adottata due anni fa dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e rivelatasi trasparente, affidabile ed efficace. Ciò garantirebbe agli aspiranti la possibilità di scegliere, in ordine di punteggio e nel rispetto delle riserve e delle precedenze, la scuola nella quale andare a lavorare, sulla base dei posti (anche di sostegno) resi noti almeno 24 ore prima. Scuole e famiglie vedrebbero limitare fortemente il caos che caratterizza l’inizio di ogni anno scolastico, alcuni precari avrebbero circa due mesi di stipendio in più".