Piante invadenti, si teme per il Serchio

A spaventare maggiormente è il rischio di pericolose ostruzioni in caso di pioggia abbondante

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L’allarme sulle condizioni dei corsi d’acqua del Serchio che attraversano molti paesi della Valle del Serchio si diffonde direttamente dai cittadini che lamentano una crescita indiscriminata di piante che ormai invadono molte sponde fluviali. L’acqua scarseggia, ma non altrettanto la presenza di una folta vegetazione con una buona quantità di invadenti pioppi dalla crescita veloce, dicono gli esperti del settore, che si va a sommare con cumuli di legna "morta" abbandonata lungo le tante isole che si sono formate nella stagione estiva.

Il timore prevalente dei più, le segnalazioni arrivano maggiormente dalle comunità a valle dei comuni di Gallicano, Barga, Bagni di Lucca e Coreglia, è quello che con l’arrivo delle piogge, magari di particolare intensità come spesso è accaduto negli ultimi anni, questa particolare situazione di diffuso deterioramento ambientale possa causare pericolose ostruzioni in corrispondenza dei ponti. Situazioni al limite del pericolo che potrebbero essere prevenuti con una semplice pulizia degli argini.

Per quanto riguarda la raccolta della legna morta nell’alveo, è vero che non è più, come anni fa, di libero accesso ai cittadini, ma dietro richiesta al Settore Genio Civile Toscana Nord della Regione Toscana è comunque possibile ottenere il permesso per il prelievo, nel rispetto delle norme vigenti. Questo il link scaricare il modello di richiesta: http:www.comune.borgoamozzano.lucca.itnotizie.php?id=1561 Dall’Unione dei Comuni della Valle del Serchio arrivano poi alcune rassicurazioni sugli interventi di taglio della vegetazione lungo il fiume Serchio e i suoi affluenti. "Sono già partiti diversi interventi da parte del Consorzio di Bonifica 1Toscana Nord, che ha in capo il controllo dell’asta fluviale del Serchio, mentre altri sono in fase di affidamento e dunque operativi a breve - spiegano dall’Unione dei Comuni -. Si tratta di interventi preventivi, non in grado di eliminare tutti i problemi correlati alle piene dei corsi, ma comunque fondamentali per l’attenuazione dei fenomeni".

I tecnici dell’Unione informano che è attiva anche la possibilità di richiesta della raccolta di legna morta in aree boschive che potrà essere effettuata nei terreni in capo all’Ente. Si va dai crinali appenninici dei comuni di Barga, Coreglia e Bagni di Lucca fino a quelli del Monte Faeta, nei comuni di Capannori e Lucca. Presentando la domanda agli uffici dell’Unione o tramite email a [email protected] e dietro pagamento di 30euro, l’autorizzazione sarà valida fino alla fine dell’anno in corso.

Fiorella Corti