
Personale all’osso e udienze ridotte. Il tribunale di Lucca deve fare i conti in questi giorni con una pianta organica appassita. All’appello infatti mancano due giudici della sezione penale e due della sezione civile. Il tutto a fronte di un organico che, a pieno regime, dovrebbe essere composto da tredici magistrati per il penale e tredici per il civile. Ma che oggi conta in tutto quattro assenze, colmate dal superlavoro degli altri magistrati.
Ma che, adesso, con le rigide norme anti-contagio in vigore, rischiano di impantanare l’operato della giustizia. Il numero di udienze infatti è già stato ridotto per consentirne lo svolgimento in condizioni di sicurezza. l risultato: almeno un trenta per cento dei processi non vengono celebrati per problemi legati al rispetto delle normative anti-contagio. Che vanno dall’impossibilità di un teste di recarsi in aula perché sottoposto a quarantena, fino alle limitazioni legate allo spostamento tra regioni di diverso colore.
Per quanto riguarda invece la Procura, nei giorni scorsi si è insediato il sostituto procuratore Alberto Dello Iacono, 54 anni, nato ad Aversa (Caserta), dall’inizio degli anni Duemila facente parte dell’ufficio requirente di Massa. Nella sua carriera Dello Iacono ha svolto importanti e delicate inchieste come, tra le altre, quella per la presunta lottizzazione abusiva all’ex Doria a Ronchi (2011), quella della gang dei Ricci, protagonista assieme a quella dei Mazza, della faida dei Poggi, una guerra combattuta a colpi di arma da fuoco, pestaggi e minacce che risale alla primavera del 2015 e ancora quella delle aste pilotate che portò in carcere nel 2017 un giudice e un ex assessore del comune di Vergemoli.