Patteggia 4 anni per la morte di Rebecca

Questa la pena (ridotta di un terzo) per il 27enne che in stato di ebbrezza causò il pauroso incidente costato la vita alla diciottenne di Balbano

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Quattro anni di reclusione per omicidio stradale e lesioni gravissime. Questa la pena patteggiata davanti al gup Silvestri da Danilo Fucci, il 27enne di San Filippo che alla guida di un van Mercedes “Vito“ la sera del 31 gennaio scorso causò il tragico incidente stradale costato la vita alla diciottenne Rebecca Cucchi, residente a Balbano. Lo schianto mortale avvenne in via Nuova per Pisa a San Lorenzo a Vaccoli. Insieme a Rebecca, che morì praticamente sul colpo, restarono gravemente feriti due suoi amici che viaggiavano sulla Volkswagen Polo: Matteo Tomei, 21 anni, di San Vito e Daniele Petroni, 24 anni, fidanzato della vittima e residente a San Concordio, più, in modo lieve, il ragazzo al volante.

Secondo le indagini della Procura, dirette dal pm Sara Polino che si è avvalsa dei rilievi della Polizia municipale e della consulenza tecnica dello Studio Del Cesta, il van Mercedes si trovava in mezzo alla strada dopo un testacoda. In sostanza Danilo Fucci (risultato poi in stato di ebbrezza) stava tornando da Pisa quando avrebbe perso il controllo dell’auto a forte velocità, uscendo fuori strada e andando a sbattere contro un muretto. Il forte impatto avrebbe fatto poi rimbalzare il van fino a farlo tornare in carreggiata, nella corsia opposta.

A quel punto la Polo, diretta verso Pisa, se lo sarebbe ritrovato davanti, senza riuscire ad evitarlo, complice forse anche il buio. È probabile, infatti, che i fari del Mercedes si fossero spenti a causa dell’impatto precedente. La scelta del patteggiamento ha consentito a Fucci di ottenere uno sconto di un terzo sulla pena, scesa quindi da 6 a 4 anni.

I genitori di Rebecca, Sandra Mengali e Guido Cucchi, assititi dall’avvocato Cinzia Barbetti, pur sconvolti dal dolore, in questi mesi hanno pensato anche agli altri, sottolineando la pericolosità di questa strada molto buia e spesso affrontata dalle auto a forte velocità, chiedendo quindi più controlli e l’installazione di un autovelox.

Paolo Pacini