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Pardini-Del Ghingaro fianco a fianco. Il territorio ritrova l’unità nel segno di cultura e turismo

I sindaci di Lucca e Viareggio per la prima volta hanno parlato di strategie comuni da portare avanti insieme. A partire dalla candidatura del capoluogo a capitale della cultura fino ai Comics che debuterrano in riviera.

Pardini-Del Ghingaro fianco a fianco. Il territorio ritrova l’unità nel segno di cultura e turismo

Uno eletto con il centrosinistra, poi sfasciatosi lungo il cammino, l’altro con il centrodestra, che qualcuno definisce destra-centro. Giorgio Del Ghingaro e Mario Pardini sembrerebbero agli antipodi, apparentemente. I due, invece, sono molto più vicini di quello che sembri, anche se a dividerli è anche il carattere: più impetuoso ma chirurgico e velenoso quanto basta il primo, più felpato il secondo, difficile da coinvolgere nei corpo a corpo, non a caso per molti l’erede di Mauro Favilla.

I due si sono ritrovati, dopo aver flirtato sin dall’inizio del mandato di Pardini, in un faccia a faccia voluto nella sede di Confcommercio dal Think Tank Reformists. In fondo, entrambi sono e si sentono riformisti. Il clima è di quelli rilassati: in questo primo anno di mandato del sindaco di Lucca, i rapporti sono buoni. I Comics vedranno un’anteprima (il 28 ottobre) a Viareggio, tanto per dire. Tanti i terreni di incontro, a partire da quello sulla capitale della Cultura, il tentativo fallito di Viareggio, la speranza di Lucca.

"Ho sempre pensato si dovesse lavorare uniti, siamo territori piccoli presi singolarmente – ha spiegato Pardini – e se abbiamo qualche speranza di far bene è se siamo uniti. La nostra candidatura è nata per farla insieme a Viareggio e Pescaglia, poi per una questione tecnica non è stato possibile. Del Ghingaro è una persona pragmatica e lo sono anche io: da qui nasce la collaborazione".

"La candidatura di Viareggio – ha aggiunto Del Ghingaro – è stato un percorso straordinario, ma sono molto arrabbiato perché il territorio, in particolare Lucca, ci disse a suo tempo di no: era un dire di no politicamente a un altro territorio ed è uno dei motivi per cui non ho trovato sintonia con Tambellini e con il suo successore, avevamo peraltro già contrasti quando ero a Capannori e sui temi di area vasta. Quando siamo arrivati alla fase finale del bando, avevamo chiaro che il percorso politico era già incanalato ed era impossibile che il ministro Franceschini pensasse a Viareggio capitale".

Inevitabile l’accento sulle celebrazioni pucciniane e ai problemi e polemiche connessi. "Abbiamo un budget importante per le celebrazioni ed è una vittoria da ascrivere a chi si è mosso – ha spiegato Del Ghingaro – il comitato nazionale non è facile da gestire come sa bene il presidente di esso, ma quello che volevamo fare è stato fatto: Veronesi a un certo punto ho sperato si dimettesse ma l’ha nominato il presidente del consiglio, il percorso ha fatto sì che poi Veronesi maturasse come tutti noi, la quadra spero sia stata trovata".

"L’unità sul tema è cruciale – ha aggiunto Pardini – altrimenti sprecheremmo un’occasione storica. Veronesi? La struttura del comitato è complicata, ma con lui ci siamo sempre detti le cose di persona. I costi aggiuntivi del concerto in piazza Napoleone? Li ha messi il comitato non il Comune, stiamo lavorando con il Summer per due eventi gratuiti il prossimo anno".

Il futuro? "Non mi interessa fare il presidente della Provincia andare in Regione per passare un po’ di tempo", ha chiosato non escludendo una candidatura da protagonista, Del Ghingaro.

Fabrizio Vincenti