Parà morto, acquisite le immagini delle telecamere

Solo l’esame autoptico potrà fare chiarezza e dire con certezza se il paracadutista è stato colto da malore, e quindi lo stato d’incoscienza gli ha impedito di governare il paracadute, tanto da terminare la corsa con un impatto devastante contro un albero in un giardino di una casa privata a Orentano. O se, invece, il malore l’ha addirittura ucciso durante quel volo di quasi due chilometri fuori dalla traiettoria stabilita. Le indagini sono in pieno svolgimento. Su disposizione della procura di Pisa, i carabinieri della compagnia di San Minato – al comando del maggiore Francesca Lico – hanno acquisto le immagini delle telecamere della villetta che inquadrano il giardino della casa, per capire se ne frame ci sono indicazioni utili a ricostruire la morte di Gianluca Spina, sergente maggiore della Folgore, 49enne morto giovedì precipitando durante un lancio di addestramento previsto ad Altopascio. Un lancio nel quale il paracadute si sarebbe aperto regolarmente: poi in una manciata di secondi è accaduto qualcosa che deve essere ancora dettagliatamente spiegato.

L’autopsia, che è già stata disposta dalla procura di Pisa, per accertare le cause della morte, in questo caso è il passaggio tecnico fondamentale. I carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto, hanno provveduto fino a tarda sera gli approfondimenti di rito e di legge acquisendo anche le immagini della videosorveglianza.

Carlo Baroni