REDAZIONE LUCCA

Pallone firmato da Buffon per Samuele

Il piccolo che è rimasto 70 giorni in casa perché non riusciva a negativizzarsi

In attesa dell’incontro fisico, quando l’emergenza sanitaria lo consentirà, è arrivato il pallone autografato da Gianluigi Buffon.

Una giornata di felicità assoluta per Samuele, il piccolo di otto anni di Porcari, che ha dovuto sopportare ben 70 giorni di quarantena poiché non riusciva a negativizzarsi. Ostaggio del Coronavirus, è stata un’odissea anche per la famiglia.

Il nonno morì in agosto, il padre, il consigliere di maggioranza Alessio Gigli, a casa della madre, separato causa Covid dal figlio e dalla moglie Silvia Cheli, titolare di una nota agenzia di viaggi. Il bambino gioca come portiere nell’Academy Porcari, la squadra giovanile del paese e ha come idolo assoluto il mitico campione del Mondo nel 2006 con la Nazionale azzurra, ma vincitore anche di mille trofei con le maglie di Parma e Juventus.

Grazie al nostro giornale scoccò la scintilla, il contatto, con il giocatore originario di Carrara, il quale inviò un video in cui rincuorava il bimbo, invitandolo a tenere duro. Un messaggio che portò anche fortuna visto che dopo pochi giorni Samuele è stato finalmente libero e ha potuto ritornare a scuola. Nel frattempo era partita la missione dello Juventus club "Andrea Agnelli e Marco Merendino", con sede in via Roma di Porcari, per mantenere il legame con l’entourage del portierone classe 1978 e ancora in attività.

Tra l’altro il presidente dell’associazione che raggruppa molti appassionati e tifosi della Vecchia Signora, è Sandro Solimando, ex assessore comunale ai tempi del sindaco Baccini.

"Buffon ha autografato il pallone ed è arrivato, per mio figlio una giornata speciale – racconta mamma Silvia – era felicissimo, quasi incredulo. Parole molto belle, anche la lettera di accompagnamento. Samuele ha messo il pallone, come una reliquia, insieme alle coppe che ha già vinto. Si conclude nel miglior modo una vicenda davvero sofferta".

In effetti commovente la missiva: "Questo bruttissimo periodo ha tolto ai bambini la scuola, lo stare e giocare insieme ma tu Samuele hai dovuto affrontare una prova ancora più dura e ti sei dimostrato un campione dentro e fuori, come il tuo idolo Buffon. Rimani il bimbo speciale che sei, il mondo ha bisogno di persone meravigliose come te".

Samuele adesso è ritornato a scuola e anche a giocare. Per recuperare la forma ha ricevuto anche l’offerta di essere allenato da professionisti. In tanti si sono identificati con la storia di questo ragazzino che ha sopportato la mancanza degli amici, dei compagni di squadra e di molto altro.

Massimo Stefanini