Ozzeri, è allarme inquinamento. Macchie bianche dal Rio Vorno caccia agli scarichi abusivi

Arpat in azione insieme a Protezione Civile e Polizia Municipale per intercettare l’origine “Subito panne assorbenti e aspirazione dell’acqua contaminata“. Test ancora in corso.

Macchie bianche nel Rio di Vorno, e di conseguenza nel Canale Ozzeri. Un’emergenza presa in carico nell’immediatezza dal personale Arpat del dipartimento di Lucca, intervenuto su richiesta della Centrale operativa - Protezione Civile, chiamata dalla polizia municipale di Lucca, proprio per verificare la presenza e l’orgine della colorazione anomala nel Rio di Vorno (detto Gora) che confluisce nell’Ozzeri. Il personale ha in effetti constatato una macchia bianca nel punto di confluenza dei due canali, che ristagnava e veniva dilavata molto lentamente dall’acqua del canale principale, pur in presenza di acqua corrente in entrambi i canali. La colorazione biancastra era anche 100-150 metri a monte del punto di ristagno per poi sparire quasi completamente all’altezza della officina della Birindelli Srl. Il personale di Arpat, insieme ai tecnici comunali e alla polizia municipale, ha percorso a ritroso l’intero canale sino alla zona industriale di Guamo alla ricerca di una possibile origine della contaminazione senza però individuare alcuna immissione in quel tratto del canale.

Anche perchè all’altezza della via di Sottomonte il canale si interra e quindi non è ispezionabile. I tecnici Arpat hanno immediatamente comunicato al personale dei Comuni presenti sul luogo la necessità di correre ai ripari senza indugi, per limitare l’inquinamento. La soluzione è rappresentata da panne assorbenti per raccogliere le sostanze diffuse nell’Ozzeri oltre a far intervenire un mezzo per aspirare l’acqua contaminata.

Il personale dell’Agenzia ha realizzato anche un campione a monte della contaminazione, a Capannori, al di sotto del ponte di accesso all’ingresso secondario dell’Officina Brindelli. Le analisi hanno constatato un calo di ossigeno nell’acqua, ma non è ancora accertata la natura dell’inquinante. Ai Comuni ora il compito di intercettare scarichi abusivi lungo il percorso (interrato e non) dei due corsi d’acqua.

Laura Sartini