"Onirico" è tutto ciò che non è reale, il sogno, ciò che risiede nella nostra mente, in breve il surrealismo. "Onirica" sarà il titolo della mostra di 44 artisti interpreti del sogno a palazzo Guinigi dal 16 novembre al 14 dicembre. Pensata da Antonio Possenti, "Onirica" è una collettiva con grandi nomi uniti dall’interpretazione e dal racconto di una dimensione da scoprire, interpretare e vivere. Un viaggio tra realtà e visione, punti di vista e interpretazioni. Una mostra "surrealista" che tratta il tema dell’onirico nella creatività.
"L’idea nacque alcuni anni fa - racconta Claudio Giannini dell’Associazione Caleidosarte - nello studio di Antonio Possenti. Questa che abbiamo allestito è la seconda edizione, una sorta di continuità con una mostra omaggio al maestro Possenti che facemmo sempre a Lucca cinque anni fa. Possenti aveva già ipotizzato questa seconda parte usando l’aggettivo ‘onirico‘ per indicare non solo la pittura simile alla propria, ma indicando anche quegli artisti che con poesia e personalità concepivano il dipinto come possibilità di estensione del pensiero. Si riferiva a quei quadri - continua Giannini - capaci di penetrarti dentro, di lasciare una traccia?".
Grazie alle indicazioni di Possenti, possiamo dividere gli artisti onirici in due famiglie: quelli puri e quelli realistici. "Ma siccome, shakespearianamente e ossimoricamente – come scrive Riccardo Mazzoni nel catalogo della mostra – l’eterea materia con cui operano è la stessa, non sempre i confini sono ben delineati, ed è bello così: il Sogno si sposa con la visione, trascolora nel metafisico e nel fantastico, compone partiture fabulatorie, fa da battistrada lungo i camminamenti sciamanici, assume le sembianze fascinose ma ingannevoli del miraggio, indugia nella meditazione e nella contemplazione, traspone in un altrove volti e paesaggi, promuove gli oggetti al rango di feticci e amuleti, modella creature feriche, sorprende inquieta e consola".
La mostra è organizzata dall’Associazione Caleidosarte in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e il patrocinio del Comune di Lucca.
Rebecca Graziano