
Obitorio, lettera aperta al governatore Giani
Sul caso dell’uomo deceduto mostrato ai familiari seminudo all’obitorio del Campo di Marte, interviene oggi Elisabetta Triggiani che scrive una lettera aperta al governatore Eugenio Giani. “Era la notte fra il 2 ed i 3 agosto 2020 quando un’ambulanza portò via, dal suo letto, mio padre che non riusciva più a respirare. Mia madre mise da parte un pigiama pulito e qualche altra cianfrusaglia da portargli la mattina successiva – è il doloroso racconto di Triggiani –, ma da lì a poche ore giunse quella telefonata. A differenza dei familiari di quel signore abbandonato in un sacco, a me, a mio fratello e a mia madre mostrarono il corpo di mio padre in modo dignitoso, ma non ho potuto fare a meno di pensare a quella famiglia che oltre a dover affrontare il dolore della perdita ha dovuto avere, come ultima immagine del loro caro, un corpo scomposto e privato della sua dignità“.
La parente sui social aveva dichiarato: ”ce lo hanno esposto in un sacco (e nessuno di noi avrebbe detto niente se questo è attualmente il protocollo avremmo accettato) ma lo hanno esposto seminudo, a bocca spalancata e con il viso girato da un lato, con un braccio penzoloni“.
Elisabetta Triggiani (che è anche componenti del direttivo FdI di Capannori) rivolge un accorato appello a Giani “affinché cerchi di rendere la sanità, oltre che più efficiente in termini di servizi, anche più umana“.