Nuove idee per il “welfare culturale“

Il convegno organizzato a Lucca ha affrontato il tema del welfare culturale, un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute. La Fondazione Coesione Sociale e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca hanno presentato azioni specifiche per sostenere progetti a tema.

Cosa si intende per welfare culturale? Chi riguarda? Quale contributo può dare all’intera comunità? Questi sono solo alcuni dei numerosi temi affrontati ieri al convegno organizzato dalla Fondazione per la Coesione Sociale nel Complesso di San Micheletto, in collaborazione con Centro di Ricerca Maria Eletta Martini, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Scuola Superiore Sant’Anna e PromoPa.

Non è semplice illustrare la complessità del concetto di Welfare culturale, quanto invece è immediato percepire i suoi effetti positivi sul bene comune. Si tratta di un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale. Questa la base su cui oggi si sono confrontati i vari relatori dopo un’introduzione che ha visto la partecipazione del sindaco Mario Pardini, Sara D’Ambrosio, per la Provincia, Lucia Corrieri Puliti, presidente Fondazione Coesione Sociale, Raffaele Domenici, vicepresidente Fondazione CrL e, con un videomessaggio l’assessore al Sociale della Toscana Serena Spinelli.

L’incontro è stata anche l’occasione per presentare le azioni specifiche su questo tema da Fondazione Coesione Sociale e Fondazione Cassa di Risparmio nel 2024: una mappatura e ricerca sullo stato dell’arte, un percorso di formazione, la pubblicazione di un bando specifico per sostenere progetti a tema welfare culturale e molto altro.