Nuova vita al “Guinigi“. Giani al taglio del nastro “Luogo identitario, dà lustro alla Toscana“

Inaugurazione itinerante non solo per il “contenitore“ ma anche nel contenuto. Cambia l’ingresso per la Torre (da via Guinigi) e la biglietteria si modernizza.

Nuova vita al “Guinigi“. Giani al taglio del nastro “Luogo identitario,  dà lustro alla Toscana“

Nuova vita al “Guinigi“. Giani al taglio del nastro “Luogo identitario, dà lustro alla Toscana“

Il primo biglietto l’hanno staccato loro, il sindaco Mario Pardini e l’amministratore unico di Metro, Roberto Di Grazia. Palazzo Guinigi da oggi torna ufficialmente e fattualmente patrimonio della città, restaurato, con la nuova biglietteria, bagni pubblici e con il nuovo ingresso alla Torre, dal portone principale in via Guinigi, non più da via Sant’Andrea. Al taglio del nastro di questa data storica ieri mattina non è voluto mancare il governatore Eugenio Giani accolto dal primo cittadino e dalla giunta quasi al completo.

“Oggi si inaugura non solo un magnifico contenitore, ma anche un contenuto fatto di mostre in omaggio al Maestro Puccini e a Maria Pacini Fazzi - ha tenuto a sottolineare il sindaco Pardini - . Un edificio importante, colmo di storia che ritorna fruibile grazie anche ai finanziamenti della Regione. Dunque ringrazio il governatore Giani che ha permesso un’efficace sinergia. Quando tutte le istituzioni collaborano i buoni frutti restano alla città“. Il riferimento velato era per la polemica sulla ex Cavallerizza?

“Sono io che ringrazio Pardini per questo intervento su Palazzo Guinigi che dà lustro a tutta la Toscana. Un progetto bellissimo per circa un milione e 400mila euro a cui noi come Regione abbiamo contribuito con 910mila euro - ha detto Giani - . Un luogo simbolo dove più che altrove si coglie il senso dell’identità e della storia della città e del suo percorso di libertà, nell’antica residenza dei signori Guinigi che difesero Lucca dall’aggressione di Firenze e che ha regalato grandi valori e ricchezza culturale alla città. Lucca è sempre più cercata, e oggi offre una sorpresa in più per chi la ama e in primo luogo per i suoi cittadini“.

Un restauro attento, altamente conservativo, così come ha voluto la Soprintendenza. Anche gli stessi scialbi leggeri sui muri permettono di ammirare le antiche geometrie, e il cotto antico dei pavimenti preservato con cura – con i suoi avvallamenti e le sue imperfezioni – è un “plus“ d’eccezione. E’ d’obbligo resettare dalla memoria l’antica – anzi proprio vecchia – biglietteria.

In quella stanza oggi nasce un bookshop che offre testi e souvenir a marchio del Comune del tutto originali per il ricordo della visita. Un grande bancone in marmo – sullo sfondo il visore sulla città – è invece la nuova elegantissima biglietteria.

“Sì, è un bellissimo punto di svolta - ha sottolineato Roberto Di Grazia, amministratore Unico di Metro, società che oltre ai parcheggi gestisce le Torri civiche, il punto di accoglienza turistica di piazzale Verdi e il Castello di Porta San Donato - . I locali di Palazzo Guinigi finalmente restaurati sono messi a disposizione dei visitatori della Torre in modo che possano apprezzarne sin dall’inizio del tour la portata culturale e tutta la bellezza del giardino e degli ambienti. Fino al 6 giugno le varie mostre saranno ad accesso libero, in seguito allestiremo per Cartasia. Un’evoluzione turistica e culturale di grande impatto che siamo felici di aver gestito come Metro ramo di azienda“.

Il Palazzo Guinigi è dotato di ben 54 stanze. Il piano terra è la porzione di fabbricato che più ha avuto necessità di un complessivo ridisegno, a partire dall’individuazione della caffetteria e del bookshop. Nello specifico sono stati ampliati e ammodernati i servizi igienici ed è stata prevista una sala incontri multifunzionale per eventi temporanei a corredo dell’attività museale. La nuova entrata affaccia sul giardino, liberamente accessibile dal percorso pedonale di collegamento tra via Guinigi e via delle Chiavi d’Oro.

Il primo piano ospiterà il percorso museale dedicato alla storia della città, tuttora in fase di progettazione anche con il contributo della Regione che ne ha fissato, in alcune stanze, il punto di partenza, con le prime sale dedicate alla storia del Volto Santo e del locale percorso della via Francigena. Al secondo e terzo piano si collocano gli spazi per i grandi eventi culturali e per le sedi stabili di eccellenze culturali comunali, come l’Archivio fotografico “A. Fazzi”.

Laura Sartini