"Noi facciamo uno sport sincero fatto di principi, ideali e valori"

Matteo Martinelli è consigliere e direttore tecnico dell’Atletica Virtus Lucca.

Dove si trovava quando ha capito quello che stava succedendo?

"Ero intento ad organizzare e mettere in fila i ragazzi delle varie serie. Mi trovavo sul traguardo quando c’è stato un boato del pubblico; mi sono girato e ho visto il nostro bimbo che si è fermato, che è tornato indietro e poi...".

E poi?

"E’ stato un delirio di emozioni, un qualcosa di incredibile. Non finivano più gli applausi, una cosa meravigliosa".

Non vi aspettavate questo ritorno mediatico?

"No, non ce lo aspettavamo tant’è che siamo un’umile società sportiva, pur organizzata, pur importante, pur storica, ma siamo una società sportiva fatta di volontari e appassionati e gestire questo impatto mediatico non è semplice, ma ci stiamo mettendo il massimo come sempre abbiamo fatto".

La sento emozionata?

"Ancora oggi piango quando guardo quel video. Anche ora che ne sto parlando mi scendono le lacrime perché quando un gruppo di persone si occupa di sport per il solo piacere di fare sport, per il solo piacere di crescere con degli ideali e con dei valori propri, quando tecnici di cui sono immensamente orgoglioso condividono e trasmettono ideali e valori ai bimbi che si avvicinano a questo sport, cosa può voler di più una società sportiva? E tutto ciò è possibile perché la Virtus è pura. Avremo mille difetti, ma se c’è una cosa in cui non difetteremo mai è la sincerità, la schiettezza e l’amore vero per lo sport, non solo l’atletica. Noi facciamo sport, uno sport sincero, fatto di principi, di ideali e di valori".

Ringraziamenti particolari?

"Se oggi l’Atletica Virtus è questa ci sono due persone su tutte, oltre la marea di appassionati e volontari, che meritano una citazione. E sono Ferdinando Caturegli (presidente, ndr) perché c’è sempre stato e il gesto di Gioele è dedicato a lui, e poi uno dei soci fondatori della Virtus, mio padre Sergio: senza di lui la società non sarebbe quella che è. Poi voglio citare il responsabile degli Esordienti Pepo Miceli e l’allenatrice Vittoria Bacci di Capaci".

Sarà possibile un incontro con Marcell Jacobs?

"Sono in contatto con la famiglia e Marcell se tutto va bene stasera debutta a Parigi: c’è contatto con la mamma e vediamo se nelle prossime ore o se... vediamo".

Questo gesto secondo lei mette in luce una differenza con altri sport?

"Il valore è insito in se stesso in quello che abbiamo visto e nell’emozione che ha generato in tutti. E’ difficile fare paragoni con gli altri sport, diciamo che purtroppo negli altri sport non si vede spesso, anche se devo dire come nel caso della scherma un paio di mesi fa sempre di più fortunatamente accadono episodi di questo genere, la cosa che forse contraddistingue quello che è successo con Gioele domenica è la giovane età e la naturalezza del gesto che sicuramente è spinto da un’educazione familiare importante e altrettanto educazione sportiva di pari valore".

Cristiano Consorti