
“Niente farmaco salvavita“. Un disperato appello
"Non trovo più il mio farmaco salvavita e ho una scorta sufficiente per appena dieci giorni. Ho fatto il giro delle farmacie di Lucca, compresa quella ospedaliera al Campo di Marte, ma mi rimbalzano da una parte all’altra senza una soluzione e senza farmaco. Sono davvero amareggiata e preoccupata...".
E’ lo sfogo di Carmen B., 60 anni, dipendente delll’Esselunga, che dal 2016 deve assumere il Creon 10000, un farmaco che sopperisce alla carenza di enzimi pancreatici. Senza questo medicinale non è in grado di digerire il cibo ed è anche sottoposta a coliche molto dolorose. Il Creon 10000 da qualche mese scarseggiava, ma adesso in Italia è quasi introvabile.
"Anche se per fortuna non ho subìto interventi chirurgici, ho una carenza grave di enzimi pancreatici – racconta Carmen – e solo grazie a questo medicinale posso fare una vita normale. Ne devo prendere 10 pastiglie al giorno e sto finendo la piccola scorta che avevo. Prima riuscivo a procurarmi il Creon 10000 alla farmacia ospedaliera, ma adesso non lo danno più. E’ un farmaco mutuabile, che ad esempio in Francia si trova senza problemi. Solo qui in Italia ci troviamo in questa situazione assurda. Sono numerose le persone che ne hanno necessità per vivere. Io senza questa medicina non posso ingerire assolutamente nulla. Ma si rendono conto della situazione? Nessuno è in grado di aiutarci?".
Il caso era stato portato anche all’attenzione del Ministero della Salute anche dal cantante Fedez. Nelle scorse settimane il Ministero aveva diffuso questa nota sul farmaco Creon. "Si tratta di una situazione nota e indipendente dalle attività regolatorie di AIFA, che ha già da tempo fornito ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo. Ad oggi l’unica azienda produttrice (Viatris Italia S.r.l.) ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta. Tuttavia, come per altro già comunicato da AIFA attraverso le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci, l’Agenzia consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso".
Belle parole, ma intanto il Creon 10000 nelle farmacie italiane non arriva ancora.
Paolo Pacini