
Primo round a favore del comune di Bagni di Lucca nel contenzioso con l’ex gestore Vittorio Lapolla. Il Tar della Toscana ha infatti deliberato nei giorni scorsi sull’uso delle acque termali che da parte di Lapolla non potranno più essere erogate alla piscina termale all’interno dell’Albergo delle Terme di sua proprietà privata. Lapolla minaccia ricorso al Consiglio di Stato, mentre è ancora in essere in Tribunale un altro contenzioso con il Comune in merito ad alcuni arredamenti e strumenti di servizio. E’ ormai crisi nera per le storiche Terme di Bagni di Lucca, chiuse dal 9 gennaio scorso, che stentano a trovare una nuova gestione, con diverse aste per l’affidamento andate deserte. Vittorio Lapolla ha un rapporto ai minimi termini con gli attuali amministratori: "Le Terme – afferma – sono abbandonate dal comune e dimenticate dalla Regione. Più volte ho cercato una collaborazione, ma il comune sta andando avanti con noncuranza senza una strategia. Oggi la realtà è quella che ha portato al licenziamento di 19 dipendenti degli stabilimenti e la messa a rischio licenziamento di altri 7 impiegati presso la struttura alberghiera per il momento aperta."
"Il comportamento degli attuali amministratori - aggiunge Lapolla – sta inoltre portando alla chiusura di altre attività turistiche e commerciali sul territorio causando inevitabile declino su tutta l’area. A questo punto per garantire il futuro ai cittadini di Bagni di Lucca non è più possibile affidarsi alle speranze, ma servirebbe un’azione politico-amministrativa che sia in grado di sostenere e garantire interventi necessari per una vera svolta ed una vera ripartenza." "Io continuo comunque ad andare avanti – conclude Vittorio Lapolla – fiducioso che alla fine prevalga il buon senso e, nonostante tutto, anche se la situazione sta diventando insostenibile dal punto di vista economico, credo che possa ancora esserci un futuro per Bagni di Lucca e le sue terme."
Marco Nicoli