Museo della Follia, alla Cavallerizza in dialogo con Maggiano

La mostra itinerante a cura di Vittorio Sgarbi sarà uno degli eventi culturali destinati a segnare il 2019 di Lucca

La mostra di Vittorio Sgarbi

La mostra di Vittorio Sgarbi

Lucca, 28 dicembre 2018 - Museo della Follia, la mostra itinerante a cura di Vittorio Sgarbi che da alcuni anni riscuote successo nelle città italiane che la ospitano sarà uno degli eventi culturali destinati a segnare il 2019 della nostra città. Da febbraio ad agosto gli spazi della Cavallerizza ospiteranno la rassegna dedicata alla follia nell’arte e attraverso l’arte. Una mostra che, nella versione lucchese attiverà uno stretto dialogo con l’ex ospedale psichiatrico di Maggiano, valorizzando la figura e l’opera di Mario Tobino che ne fu direttore e straordinario testimone e divulgatore attarverso le sue opere letterarie, come il romanzo “Le libere donne di Magliano”.    Saranno diciotto le stanze ricavate all’interno della Cavallerizza, oltre duecento le opere esposte tra dipinti, sculture, fotografie e installazioni multimediali. Capolavori dall’Ottocento ai giorni nostri, di autori che hanno rappresentato la follia o che con questa hanno convissuto: fra essi Silvestro Lega, Antonio Mancini, Antonio Ligabue, Fausto Pirandello, Francis Bacon. E in parallelo gli esiti di approfondimenti scientifici e documenti storici per raccontare la dimensione sociale dell’alienazione, i comportamenti che la società e le istituzioni hanno avuto per accoglierla o più spesso fronteggiarla o illudersi di cancellarla. 

Che la mostra venga allestita a Lucca era in qualche modo inevitabile, considerando i legami che questa città ha avuto con la cura della salute mentale grazie alla struttura di Maggiano e a mario Tobino, figura centrale e “complementare” a Basaglia nella storia dei trattamenti dei malati psichiatrici in Italia. Come medico, Tobino ha attarversato ogni stagione delle terapie del trattamento del paziente psichiatrico in Italia: nell’ambito della mostra ne saranno poste in risalto l’opera e la figura di professionista e di letterarto.

Vittorio Sgarbi, in base al programma che sta definendosi in queste settimane terrà una lectio magistralis a Maggiano. L’ex ospedale psichiatrico è uno scrigno di memorie, suggestioni, sofferenze che la città dimostrò di amare lo scorso marzo, in occasione del week end di apertura da parte del Fai, Fondo Ambiente Italiano

Il “museo della Follia”, realizzato da Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Cesare Inzerillo e Stefano Morelli, è un progetto di Contemplazioni, la società per conto della quale Franca Severini, lucchese cura le relazioni esterne e il fund raising.  Il Comune, che patrocina l’iniziativa, tramite l’assessorato alla cultura sta da tempo lavorando al progetto che certamente costituirà un’attrattiva culturale importante nella prossima stagione turistica. A Venezia, Matera, Mantova, Catania, Salò e Napoli, dove la mostra si è svolta, il riscontro di pubblico è stato eccellente. Intanto, si lavora in collaborazione con il Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) perché la rassegna venga visitata dagli studenti delle scuole toscane. Ai quali Sgarbi destinerà il diploma di “Esploratori dell’Arte”.